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giovedì, Aprile 18, 2024
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Il patto per la droga tra il parco Verde di Caivano e la 167 di Arzano, l’accordo in un incontro tra Sautto e Cristiano

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E’ Vincenzo Iuorio, ex capopiazza del parco Verde ed affiliato al clan Sautto, uomo di fiducia di Sautto Nicola, a svelare i rapporto sull’asse Caivano-Arzano.

Iuorio ha reso rilevanti dichiarazioni in ordine ai rapporti con il clan della 167 di Arzano, riferendo sia in ordine alle forniture di sostanza stupefacente (delle quali, come si vedrà, vi è anche traccia evidente nelle intercettazioni svolte), sia in ordine all’alleanza tra i due sodalizi (dipendente dagli affari relativi alla sostanza stupefacente, dalla contiguità territoriale e anche dai rapporti personali instauratisi), sia in ordine alle dinamiche interne al clan.

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Il pentito ha raccontato della progressiva acquisizione di autonomia dagli Amato-Pagano da parte della 167 di Arzano, in ragione della quale è stato possibile stringere l’alleanza con i Sautto, nonché delle dinamiche interne al clan, apprese anche in ragione dei rapporti dì frequentazione personale con Cristiano Pasquale e Mormile Vincenzo, dell’incrinarsi dei rapporti tra i due e i Monfregolo e dell’appropriazione di somme di denaro da parte di Monfregolo Mariano che sarebbe all’origine della rottura e del successivo allontanamento una volta tornato sul territorio Cristiano Pasquale.

Queste le dichiarazioni rese dal pentito Iuorio nel novembre 2020: “Quando Nicola Sautto è stato scarcerato, Francesco Pezzella si occupava a Frattamaggiore, Frattaminore (oltre che a Cardito e Carditello che erano gestite sempre da lui) solo delle estorsioni mentre la droga la faceva Vincenzo il cognato di Cristiano Pasquale. Sautto quindi mandò a chiamare Pasquale Cristiano. Nel corso dell’incontro Nicola e Pasquale Cristiano parlarono prima di tutto di Arzamno e si accordarono che noi avremmo rifornito le piazze. Quindi Nicola disse a Cristiano che voleva entrare anche nel business dello spaccio a Fratta, che era stata sempre di sua competenza. Così si accordarono che solo noi del clan Sautto-Ciccarelli potevamo caricare oltre che Arzano anche le piazze di Fratta gestite dal cognato di Cristiano Pasquale. Abbiamo rifornito sia Arzano che Fratta fino a quando ci hanno arrestato. A Frattamaggiore e a Frattaminore è capitato che abbiamo fatto altre stese ed in una occasione abbiamo anche picchiato 4 o 5 persone che spacciavano senza permesso.

A Fratta infatti piazzavamo ogni tipo di droga un punto in più rispetto che ad Arzano, così – sempre in base a come oscillava il prezzo di mercato — se ad Arzano vendevamo la cocaina a 37 mila euro al kg, a Fratta la vendevamo a 38 mila euro al Kg; questo perché Sautto riteneva di avere più diritti su Fratta. Cristiano dopo aver stretto quell’accordo con Nicola Sautto, è diventato di casa a Caivano e veniva spessissimo, anche 5-6 volte in una settimana e capitava spesso che io andassi ad Arzano”. 

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Antonio Mangione
Antonio Mangionehttp://www.internapoli.it
Giornalista pubblicita iscritto dalll'ottobre 2010 all'albo dei Pubblicisti, ho iniziato questo lavoro nel 2008 scrivendo con testate locali come AbbiAbbè e InterNapoli.it. Poi sono stato corrispondente e redattore per 4 anni per il quotidiano Cronache di Napoli dove mi sono occupato di cronaca, attualità e politica fino al 2014. Poi ho collaborato con testate sportive come PerSempreNapoli.it e diverse testate televisive. Dal 2014 sono caporedattore della testata giornalistica InterNapoli.it e collaboro con il quotidiamo Il Roma
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