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martedì, Aprile 16, 2024
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Incendio allo Stir, Costa: “La camorra fa schifo”. Di Maio: “Consiglio dei Ministri nella terra dei fuochi”

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«Con l’incendio allo Stir di Santa Maria Capua Vetere, il quarto in pochi mesi in Campania, siamo al punto di non ritorno. Come Ministro dell’Ambiente mi sono sentito con altri colleghi, e ho sentito anche sull’argomento il premier, perché è necessario che il Governo intervenga nel suo insieme con forza e vigoria». Così il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa al termine del sopralluogo a Santa Maria Capua Vetere, dove ieri sera si è sviluppato un esteso rogo.

«Lo Stato non ha nessuna intenzione di ritornare nell’emergenza che abbiamo vissuto venti e più anni fa. Non ci faremo mettere in ginocchio da qualche criminale» ha ripetuto il ministro in visita allo Stir, dove l’incendio ha coinvolto balle di immondizia già pronte per essere trasportata al termovalorizzatore di Acerra.

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Nei mesi scorsi altri roghi hanno interessato gli Stir di Casalduni (Benevento) e Battipaglia; numerosi sono anche gli incendi che hanno coinvolto le aziende private che trattano varie tipologie di rifiuti, da ultimo la Lea di Marcianise, e sempre nel Casertano la Gesia di Pastorano; nel Napoletano sono stati colpiti un impianto a San Vitaliano e un altro a Caivano, in piena Terra dei Fuochi.

Poi l’ex generale dei carabinieri ha chiarito che «saranno le indagini a stabilire la causa del rogo allo Stir, ma posso già dire che gli impianti vanno presidiati in modo adeguato, vediamo cosa non ha funzionato, ma questa tipologia di incendi ci lascia molto perplessi». Pur non potendo ancora stabilire eventuali coinvolgimenti della camorra, o meglio delle ecomafie, nei roghi che hanno interessato gli impianti di rifiuti, Costa dice a chiare lettere che «la camorra fa schifo, e fanno schifo tutti quelli che l’aiutano come i colletti bianchi. Ciò non vuol dire che dietro i roghi c’è sicuramente la mano dei clan, ma dico questo per ricordare a tutti che a quei tempi, quelli dell’emergenza, non si ritorna. Sappiamo chi ci ha guadagnato in quel periodo, e come lo ha fatto sulle spalle della povera gente».

«Osservo peraltro – aggiunge il ministro Costa – che ci sono 300 incendi negli ultimi tre anni circa in tutta Italia, qui in Campania uno al mese, tutti grossi; si tratta di eventi che incidono sulla salute, sul territorio e sulla vita sociale dei nostri concittadini, perciò non torneremo indietro. Chiedo anche ai cittadini di urlare con me che la camorra fa schifo».

Il ministro è entrato poi nello specifico delle misure da prendere. «Al Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che si terrà in prefettura a Caserta richiederò a nome del Governo una task force di carabinieri esperti in materia ambientale; ne ho già parlato con il Comandante Generale dell’Arma. È inoltre necessario che l’Esercito presidi i siti a particolare rischio, che le prefetture ben conoscono». «Lo Stato – ha proseguito – deve mostrare i muscoli; per quanto mi riguarda quei criminali responsabili dei roghi dovranno marcire in galera».

Infine anche un risvolto politico. «È il caso di accelerare sulla realizzazione degli impianti ma soprattutto mi aspetto, e lo chiedo con grande chiarezza, che la Regione, cui compete la gestione dei ciclo integrato dei rifiuti, faccia la sua parte. Non accuso nessuno, ma credo che sia necessario che i vari step in cui si articola la filiera delle gestione dei rifiuti siano monitorati, perchè se ci sono delle gestioni ci sono dei vantaggi, che devono essere giusti, e non devono essere illegali». Costa chiede anche che la Regione faccia «chiarezza sugli Ato», gli Ambiti Territoriali ottimali che dovrebbero gestire il ciclo in ogni provincia campana, ma che seppur previsti da tempo dalla legge regionale, non hanno mai iniziato ad essere realmente operativi. «Non so se gli Ato sono dei carrozzoni come il Cub (Consorzio Unico di Bacino, ndr), ma se sono ambiti territoriali ottimali di gestione e monitoraggio dei rifiuti, che lo facciano, che ci facciano sapere fino in fondo qual è il loro ruolo e come lo svolgono».

“Ieri sera c’e’ stato un altro incendio in un deposito rifiuti a Santa Maria Capua Vetere: e’ chiaro che sono incendi dolosi. E’ una strategia, secondo me quello che sta avvenendo e’ che si e’ spostato il fenomeno della ‘terra dei fuochi’ da incendi singoli e sporadici a incendi organizzati”. Cosi’, in una diretta Facebook, il ministro e vice premier, Luigi Di Maio, per il quale “i depositi dei rifiuti devono essere presidiati con nuove normative di sicurezza, serve piu’ prevenzione, piu’ controlli sui processi interni e piu’ responsabilita’ in capo a chi li gestisce e poi dobbiamo risarcire il popolo della terra dei fuochi per tutto quello che sta succedendo e quindi piu’ fondi per la video sorveglianza, la sicurezza del territorio e piu’ fondi spesi bene. Lo faremo nei prossimi giorni e credo che dovremo fare necessariamente un Consiglio dei Ministri giu’ in provincia di Caserta o di Napoli e prendere provvedimenti importanti per quello che sta succedendo”.

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