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Insulti sessisti alle calcatrici della Napoli Women: “Le avete prese pu***ne”

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E ‘finita con una serie di insulti sessisti un incontro di calcio giovanile tra una squadra maschile under 14 e la Napoli Women under 17, la rappresentativa giovanile della formazione che milita nella serie A femminile.
Agli sfottò sul campo sono seguiti una serie di insulti social molto pesanti, che hanno determinato la reazione della società con una lettera aperta pubblicata su Facebook.

“Le nostre ragazze minorenni, atlete, figlie, studentesse – si legge – sono state oggetto di insulti sessisti e omofobi che nulla hanno a che fare con lo sport.

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Frasi volgari, allusioni esplicite, commenti sul corpo femminile e versi che imitavano atti sessuali. Parole pesanti, violente, che non dovrebbero mai essere pronunciate da un adulto, figuriamoci da ragazzi così giovani”. E come se non bastasse, aggiunge la società, “a fine gara alcuni giocatori avversari hanno pubblicato sui propri social foto e video accompagnati da offese, scherni e slogan degradanti. Alcune delle nostre atlete sono state persino contattate privatamente, bersaglio di nuove molestie e mancanze di rispetto”. “Questo – l’amara conclusione della società di calcio femminile – non è sfottò. Non è competizione. Non è calcio. È una ferita”.

LE PAROLE DEL DON GUANELLA SCAMPIA

In riferimento al comportamento e al linguaggio profondamente offensivo e volgare espresso e manifestato da alcuni ragazzi tesserati della nostra società Don Guanella Scampia 1996, nei confronti delle atlete del Napoli Women, la società con il suo Presidente Don Aniello Manganiello prende le distanze e condanna fermamente simili comportamenti e il linguaggio volgare e sessista. Abbiamo sempre ribadito attraverso il calcio che i valori da perseguire sono il rispetto dell’altro e dell’altra, il linguaggio pulito e rispettoso, il contrasto alla violenza. Oltre alla condanna facciamo presente che saranno presi seri provvedimenti disciplinari nei confronti di questi tesserati anche per dare un segnale forte a tutti gli altri che fanno parte di questa Associazione sportiva. Nonostante la grande delusione e forte sofferenza che si sono generati dentro di noi, continueremo nel nostro impegno quotidiano a gettare il seme della legalità, del rispetto e della non violenza. Ci impegniamo a mettere in essere ancora di più percorsi di formazione, iniziative per una maggiore sensibilizzazione dei nostri tesserati su questi temi fondamentali e necessari per una società dove non abbiano cittadinanza l’offesa la prepotenza e la prevaricazione.

LE PAROLE DEL COMUNE DI NAPOLI

L’assessora allo sport e alle Pari Opportunità Emanuela Ferrante e tutta l’amministrazione comunale condannano fermamente gli atti compiuti durante una partita della squadra U17 femminile “Napoli Women”, nel corso della quale alcune atlete sono state destinatarie di insulti sessisti e violenti, da parte dei componenti della squadra avversaria, composta da ragazzi minori di 14 anni. Agli insulti della partita, è seguita la diffusione sui social di contenuti offensivi da parte degli stessi ragazzi e da contatti privati con nuove molestie.

“Comportamenti gravi e inaccettabili, che nulla hanno a che fare con lo sport e che colpiscono ragazze minorenni impegnate nello sport ogni giorno, con passione ed impegno ” – così Emanuela Ferrante – L’episodio appare tanto più grave, in quanto proveniente da ragazzi minorenni che dimostrano, con simili comportamenti ed in modo eclatante, come la diseducazione al rispetto dell’altro e l’adozione di comportamenti offensivi, maschilisti, discriminatori e violenti, nasca sin da giovanissimi e trovi radici in una società arretrata e perdente che, solo con un cambiamento di approccio radicale e con interventi multilaterali e trasversali sulla violenza di genere, può sperare di cambiare. Condanniamo fermamente quanto accaduto e ribadiamo che nessuna giovane atleta deve sentirsi discriminata o umiliata per il semplice fatto di essere donna! Questo non è lo sport in cui crediamo e per il quale lavoriamo .”

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