La Camorra ha salvato l’Italia da un attentato Isis? Le dicerie adesso iniziano a trovare le prime conferme nella confessione fatta da Salvatore Orabona, capozona del clan dei Casalesi, diventato collaboratore di giustizia.
Il camorrista, come riporta il quotidiano Libero, nell’agosto 2016 avrebbe deciso di parlare con gli inquirenti a proposito di Mohamed Kamel Edine Khemiri, 43enne tunisino condannato lo scorso giugno a 8 anni per terrorismo islamico. Orabona aveva già incrociato il nordafricano, e quando ha visto sui giornali la sua foto si è insospettito: gli aveva chiesto infatti 5 kalashnikov, negati dal clan. L’ex capozona ha raccontato alla polizia di aver venduto solo alcune vetture al tunisino, e il sospetto è che quei kalashnikov sarebbero potuti servire per attentati sul suolo italiano.