Miriam Moustafa, la 18enne Italo-egiziana massacrata a Londra da una gang di bulle, aveva raccontato in un video il suo dramma. Un problema di salute che la angosciava dalla nascita. Miriam è morta dopo tre settimane di coma, e in un agghiacciante retroscena è emerso che la giovane non era solo importunata da quelle ragazze che, come raccontato dalla madre, le avevano rotto una gamba in precedenti episodi di violenza, ma era preoccupata per quel cuore che l’aveva fatta entrare e uscire dagli ospedali di Italia e Gran Bretagna.
“Io continuo a non sentirmi bene, ho difficoltà a respirare. I medici mi hanno detto che devo prendere assolutamente il Lasix – raccontava Mariam in quel video tra i sospiri e mostrando i referti ospedalieri- perché altrimenti il sangue potrebbe non arrivare più al cervello: senza il Lasix rischio di morire”. “Questo non è un gioco – sottolinea la ragazza – ho bisogno del vostro aiuto. Non esco più, non sto più andando al college. Aiutatemi, ho davvero paura di morire”, le sue ultime parole. La 18enne afferma nel filmato di aver chiamato addirittura la polizia londinese, che però non fece nulla per lei. “Ho bisogno di aiuto, la mia vita è in pericolo”
.