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giovedì, Luglio 3, 2025
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La tentata estorsione del clan di Caivano a Harmont & Blaine

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Nel luglio del 2023, il clan di Caivano ha tentato di imporre un’estorsione alla Harmont & Blaine. Giovanni Barra e Roberto Alfio Maugeri si erano imposti come organizzatori dell’attività del clan Angelino-Gallo, infatti, il primo si doveva occupare in prima persona della richiesta di pizzo da 1500 euro ai danni della nota azienda di abbigliamento. Per questo episodio, la Dda di Napoli ha indagato i due capozona emergenti, il boss Antonio Angelino, Raffaele Bervicato e Giovanni Cipolletti. 

La richiesta estorsiva contro Harmont & Blaine

Dalle conversazioni intercettate emergeva come Cipolletti organizzasse, anche dal carcere, l’attività contro le vittime, confrontandosi con Bervicato.

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Raffaele Bervicato: Allora per la Harmont & Biaine, Harmont & Biaine, provvedi tu?

Giovanni Cipolletti: Da Harmont & Biaine e quello del cemento, 1500 uno e 1.000, sono 2500.

In seguito Cipolletti organizzava l’attività di riscossione e la comunicava ai familiari, infine, parlando nuovamente con Bervicato, gli comunica che l’estorsione contro l’azienda di abbigliamento verrà effettuata da Barra: “Vedi che già se l’è visto Giovanni all’Harmont e Blaine”

Arrestati i fedelissimi del boss Angelino, avevano la lista delle estorsioni

Gli imprenditori di Caivano erano inseriti in una lista tramandata da clan a clan. Sono risultati essere vittime di estorsioni per mano di due indagati, che hanno ricoperto il ruolo di reggenti nel clan. A scoprirlo sono stati i militari del nucleo investigativo di Castello di Cisterna, nell’ambito di indagini coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia partenopea.

Dall’inchiesta sono emersi diversi episodi estorsivi ai danni di imprenditori di Caivano, dove avevano assunto ruoli apicali nell’ambito del clan. Le misure cautelari in carcere sono state notificate a Giovanni Barra, detto “Giovanni o’ scucciato”, 39 anni, e a Roberto Alfio Maugeri, 33 anni. Entrambi ritenuti fedelissimi del boss Antonio Angelino, detto “Tibiuccio”, che hanno preso la guida del clan nel periodo in cui il boss era latitante in quanto destinatario di un arresto.

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Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.
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