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venerdì, Marzo 29, 2024
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Le mani della camorra su racket, parcheggiatori abusivi e droga: foto e nomi degli arrestati

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Una maxi operazione contro i nuovi signori della mala flegrea. Una maxi operazione che coinvolge personaggi di primo piano di una camorra troppo spesso sottovalutata.  I carabinieri del comando provinciale di Napoli sono entrati in azione in provincia di Napoli, Caserta, Roma e Forlì dando secuzione a un’ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del t ribunale di Napoli, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 16 indagati, ritenuti responsabili a vario titolo di associazione di tipo mafioso,  omicidio, tentato omicidio,  estorsione, detenzione e cessione di  sostanze stupefacenti, porto e uso illegale d’armi da fuoco ed altro. Le indagini hanno consentito di ricostruire la piena operatività del clan Giannelli (guidato dal ras Alessandro), operante nella città di Napoli (nelle aree urbane  di Cavalleggeri d’Aosta, Coroglio, Agnano e Bagnoli), nel settore delle estorsioni e del narcotraffico e la conflittualità con il gruppo Esposito – Nappi, attivo nel medesimo contesto territoriale.

I ras arrestati

Tra le persone arrestate figurano oltre ad Alessandro Giannelli, considerato a capo dell’omonimo gruppo di Cavalleggeri d’Aosta, anche il suo autista e colonnello Roberto Pinto. I due rimasero vittime di un agguato riconducibile a controversie sorte per il controllo del traffico di droga in contrapposizione con la famiglia facente capo ad Agostino Monti (anch’egli arrestato) ed ad un’azione di intimidazione armata commessa da appartenenti al clan Giannelli mediante l’esplosione di colpi di kalashnikov verso abitazioni riconducibili alla famiglia Monti. Tra le persone destinatarie del provvedimento c’è anche Maurizio Bitonto, fratello del ras Luigi, Patrizio Allard, esponente del clan Cutolo del rione Traiano (zona 44), Antonio Calone, ras di Posillipo ma da tempo in affari con i gruppi della zona,  Diego Iuliano, Nunzio Piccirillo e Gennaro Marrazzo indicati negli ultimi tempi come transitati nel clan Esposito di Bagnoli, gruppo contrapposto proprio ai Giannelli.

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Il controllo sui parcheggiatori abusivi

Le acquisizioni investigative hanno consentito, altresì, di raccogliere gravi indizi di colpevolezza in relazione all’omicidio di Rodolfo Zinco, avvenuto il 22 aprile 2015, commesso per l’affermazione degli scopi criminali del ras Giannelli in quell’area. Più in generale, il complesso probatorio acquisito documenta la dura contrapposizione tra organizzazioni camorristiche per l’acquisizione del controllo dei lucrosi mercati criminali esistenti nell’Area Flegrea, costituiti dalle estorsioni ai danni di imprenditori e commercianti, dalla vendita di sostanze stupefacenti e da una vera e propria gestione mafiosa dei parcheggi abusivi su suolo pubblico sulle aree urbane di via Cavalleggeri D’Aosta, via Coroglio, Bagnoli e Agnano, in prossimità dei locali notturni insistenti sull’area flegrea, secondo una precisa distribuzione di ruoli riservata agli associati, che provvedevano sia al controllo del regolare svolgimento delle mansioni dei parcheggiatori abusivi, da svolgersi secondo le precise indicazioni del clan.

Il controllo dei Giannelli

I Giannelli avevano il totale controllo del territorio con la conseguente preclusione dell’intromissione nella zona a qualunque estraneo intendesse coltivare la medesima illecita attività; sia alla retribuzione dei parcheggiatori abusivi, consistente in un corrispettivo in denaro fisso, giornaliero o settimanale, od anche nel pagamento di una percentuale sull’incasso (pari a 1500-2000 euro a parcheggio nelle serate di maggiore affluenza); sia, infine, ad introitare interamente i proventi incassati dagli utenti della strada dai parcheggiatori abusivi, destinati ad essere riversati nelle casse del clan.

I NOMI DEGLI ARRESTATI

Maurizio Bitonto, Nunzio Piccirillo, Francesco Cotugno, Alessandro De Falco, Gennaro Marrazzo, Diego Iuliano, Angelo Pinto, Roberto Pinto, Antonio Calone, Luigi Pappalardo, Agostino Monti. 

GIA’ DETENUTI IN CARCERE

Alessandro Giannelli, Patrizio Allard, Aniello Mosella, Pasquale De Vita e Marco Battipaglia

 

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