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Le ultime parole di Umberto Catanzaro prima di morire: “Mi hanno sparato loro…”

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Prima di finire in coma, Umberto Catanzaro, colpito nell’agguato avvenuto il 15 settembre che gli ha causato, due mesi dopo, la morte, era riuscito a parlare con alcune persone che erano andate a trovarlo. Il giovane 23enne, tra molte difficoltà causate dalla sua grave situazione di salute, confermò che i 3 killer erano tre a bordo di una motocicletta e che l’obiettivo era il giovane amico che era in auto con lui.  “Erano in tre ci stava anche un altro!?”. “Ti sei litigato con qualcuno?” gli chiede l’amico ma Umberto rispose “No”. 

Umberto ricostruì i fatti avvenuti nel corso della notte. Spiegò di essere stato raggiunto da una moto con 3 soggetti in sella. Umberto specificò di aver raggiunto vico Conte di Mola per incontrare una ragazza che ritiene assolutamente estranea alla vicenda. Uno dei soggetti rivolse l’espressione dialettale «Fa o’ cess» [fai silenzio] ad Umberto consentendo a quest’ultimo di riconoscerlo direttamente attraverso la voce e la presenza fisica.

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“Una volta che siamo arrivati là al “Ponte di Mola”, mi ha affiancato un motorino con tre persone a bordo e ho riconosciuto Sasy PERCICH il grande e… Poi vedevo due pistole e ho chiesto — Che state facendo?- e Sasy il vecchio mi ha detto – Fa o’ cess! – e poi mi hanno sparato!”. 

Questa la ricostruzione effettuata da Umberto, deceduto nella giornata di lunedì in ospedale ad oltre due mesi dai fatti.

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