E’ caccia aperta al complice di Bernardino Crispino, il 34enne di Frattamaggiore raggiunto ieri mattina da ordinanza di custodia cautelare. Accusato di essere il killer di Vincenzo Pellino e di averne fatto sparire il corpo. Ad eseguirla i carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna: ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti dell’uomo ritenuto vicino al clan Pezzella, gruppo attivo a Cardito. Crispino, come si legge dal dispositivo, è ritenuto gravemente indiziato ci i omicidio volontario ili concorso, occultamento di cadavere, detenzione illegale di arma da fuoco, reati aggravati dalle modalità mafiose e finalizzate a favorire il sodalizio criminale.
La sparizione di Pellino a Frattamaggiore
Le indagini subirono un’accelerazione quando la moglie di Pellino ne denunciò la scomparsa. I militari dell’Arma hanno appurato che ‘o pizzaiuolo (come veniva chiamato Pellino) il 13 febbraio aveva avuto un incontro con Crispino nei pressi di un esercizio commerciale di Frattamaggiore. I due si erano allontanati a bordo dell’auto di Crispino. Da quel momento nessuno ha più visto il 44enne, salvo poi scoprire che era rimasto vittima di omicidio. Un delitto da inquadrare in un’epurazione interna voluta proprio dai vertici del clan Pezzella. Quel che è certo è che Crispino non ha agito da solo. Ha potuto contare sull’aiuto di un altro soggetto su cui adesso è caccia aperta in tutto l’hinterland. Il clan Pezzella infatti, oltre a Cardito, ha allungato i suoi tentacoli su altri comuni dell’area nord di Napoli.
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