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“Così convinsi Maradona a vestirsi da clown al circo, rese felici 3mila bimbi di Napoli”

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Quando il più grande giocoliere della storia del calcio incontra uno dei più importanti giocolieri nel mondo del circo può succedere solo che la pista si trasformi in uno stadio. E così fu in quel freddo 26 dicembre 1988 quando Diego Armando Maradona palleggiò al Circo Medrano di Fuorigrotta con Albertino Sforzi. Uno spettacolo nello spettacolo, magie e giochi funambolici che incantarono la platea accorsa per vedere dal vivo il Pibe de Oro. Diego presenziò all’inziativa, manco a dirlo, per scopi benefici grazie alla quale furono raccolti tanti giocattoli, donati ai bimbi bisognosi di Napoli.

Maradona al circo Medrano

A raccontarci quelle emozioni è Stefano Sgobba, in quel periodo capo ufficio stampa del Circo Medrano e tra gli organizzatori della serata. “Nel dicembre 1988 venni a Napoli per predisporre l’arrivo del Circo Medrano. Eravamo in ritardo sulla comunicazione, quindi mi serviva il classico “colpo di fortuna” per sponsorizzare gli spettacoli. Trovai un aggancio con l’Unicef. Così proposi di allestire un enorme cubo da collocare all’ingresso del circo durante tutte le festività natalizie. Qui dentro ogni bambino che infilava un giocattolo poteva entrare gratis. Il giorno dell’Epifania – continua Stefano Sgobba – avremmo fatto uno spettacolo speciale a cui potevano entrare gratis tutti i bimbi poveri e famiglia per ritirare un gioco del cubo”. Gli organizzatori si misero subito al lavoro, dalla loro parte c’era un incredibile alleato ‘comunicativo’: Diego Armando Maradona.

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Il Pibe de Oro vestito da clown

Il Pibe era, infatti, ambasciatore Unicef e fu così coinvolto nell’iniziativa. “Si mise subito a disposizione e fissammo un galà per il 26 dicembre. Riservai tre palchi per Maradona, la sua famiglia ed i dirigenti del club. L’emittente televisiva Canale 10 ebbe l’esclusiva della serata che andò in diretta. Andò tutto al meglio”. Diego si vestì da clown, alla Chaplin, e regalò sorrisi ai bambini. “Lo convinsi a entrare in gabbia con le tigri e il domatore, avevo attivato il nostro assicuratore. Ferlaino era entusiasta, come tutti, meno che il procuratore Coppola che disse di no”. Maradona sbalordì tutti quando entrò nel tendone da circo vestito da clown, poi fece dei palleggi con Alberto Sforzi, che allora era il Re dei giocoloieri. Iniziarono a passarsi il pallone in tutti i modi. Di testa, di coscia, col piede, con la spalla ed infine Maradona utilizzò il fondoschiena. Il pubblico andò in delirio e la presentatrice della serata chiese al pubblico: “Chi è il più bravo?”. CLICCA SUL LINK IN BASSO PER VEDERE I PALLEGGI DI MARADONA AL CIRCO (Video tratto dalla pagina Fb CircusNews.it)

https://www.facebook.com/watch/?ref=external&v=854070802013903

L’emozionante discorso di Maradona dedicato ai bambini

Maradona poi lesse un discorso molto toccante dedicato ai bimbi, soprattutto quelli meno fortunati: “Farei qualsiasi cosa per i bambini del mondo, specialmente quelli che ne hanno più bisogno. Mi piace vedervi gioiosi e felici, perciò mi sono vestito da clown e sono diventato uno della compagnia. Mi hanno riferito che ci sono qui più di tremila bimbi. E tra di voi mia figlia Dalmita, oltre ai miei genitori che sono venuti a Napoli perché non siamo mai stati separati in questo periodo dell’anno. Sono felice di essere qui con voi insieme a tutta la mia famiglia” . Fu un trionfo. Come racconta Stefano Sgobba dovettero intervenire tre o quattro squadre di poliziotti per contenere il pubblico che avrebbe pagato qualsiasi cifra per entrare. Addirittura la notizia fu ripresa da tantissimi quotidiani e la Gazzetta dello Sport titolò in prima pagina ‘Maradona Re del circo’.

La serata raccontata nella sua autobiografia

Una traccia di quella magnifica e indimenticabile serata del 26 dicembre 1988 è contenuta anche nell’autobiografia autorizzata di Maradona, che ricorda così quei bellissimi momenti: “A Natale, mi sono reso conto che il 1988 era stato un anno turbolento. Lavoravo con l’UNICEF. Farei qualsiasi cosa per i bambini del mondo, specialmente quelli che ne hanno più bisogno, mi piace vederli gioiosi e felici. Così mi sono vestito da clown e sono diventato uno di loro al circo Medrano, a Napoli. C’erano più di 3000 bambini e tra loro c’era mia figlia Dalmita. Ho anche portato i miei genitori a Napoli per Natale, perché non siamo mai separati in questo periodo dell’anno, né a Capodanno. Avevo sofferto una grande tristezza per la sconfitta del Napoli nel campionato italiano, ma anche tante gioie: la mia stagione migliore da un lato, e dall’altro vedere mia figlia crescere giorno dopo giorno e avere tutta la mia famiglia con me. Questa è la cosa più importante che Maradona possa avere”.

L’addio e il ricordo di Stefano Sgobba a Maradona

Parole che scaldano il cuore e che entrano nell’anima quelle di Maradona, di cui Stefano conserva un grande ricordo. “Nel corso della mia vita ho conosciuto tantissimi personaggi famosi, ma nessuno mai come lui. L’ho incontrato altre volte quando sono andato per lavoro in Argentina, anche col nostro amico in Comune Gianni Minà, ed è stato sempre una persona di grande cuore. Era unico, la sua morte è stata davvero una terribile notizia”.

(foto tratte dal sito Circus News.it)

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Antonio Mangione
Antonio Mangionehttp://www.internapoli.it
Giornalista pubblicita iscritto dalll'ottobre 2010 all'albo dei Pubblicisti, ho iniziato questo lavoro nel 2008 scrivendo con testate locali come AbbiAbbè e InterNapoli.it. Poi sono stato corrispondente e redattore per 4 anni per il quotidiano Cronache di Napoli dove mi sono occupato di cronaca, attualità e politica fino al 2014. Poi ho collaborato con testate sportive come PerSempreNapoli.it e diverse testate televisive. Dal 2014 sono caporedattore della testata giornalistica InterNapoli.it e collaboro con il quotidiamo Il Roma
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