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giovedì, Marzo 28, 2024
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Mariano Monfregolo e Raffaele Piscopo, chi sono i due soggetti indagati dopo le minacce al Comandante Chiariello ad Arzano

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Due misure cautelari, un arresto in carcere e un divieto di dimora in Campania, emessi su richiesta della DDA di Napoli sono stati notificati dai carabinieri, rispettivamente, a Mariano Monfregolo, 39enne, fratello di Giuseppe e di Raffaele Piscopo, ritenuti i reggenti dell’omonima famiglia criminale di Arzano (Napoli) e a un 21enne, compagno della nipote di Mariano.    I due sono accusati di “minaccia a pubblico ufficiale” aggravata dalle modalità mafiose nei confronti del Comandante della Polizia Municipale di Arzano Biagio Chiariello. Minacce rivolte all’ufficiale durante i controlli risalenti allo scorso febbraio nel cosiddetto rione della “167” di Arzano eseguiti insieme con i carabinieri e finalizzati a fronteggiare l’occupazione abusiva di alloggi popolari e il fenomeno degli abusi edilizi.

Il comandante Chiariello è stato ascoltato per oltre un’ora oggi dalla Commissione Parlamentare antimafia, presieduta da Nicola Morra, che si è riunita a Caivano, nella chiesa di San Paolo Apostolo del parroco clan clan Maurizio Patriciello, anche lui nei giorni scorsi oggetto di minacce.

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Ad Arzano, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautela in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di Mariano Monfregolo, 39enne, fratello di Giuseppe Monfregolo. Nei confronti di un 21enne del luogo, Raffaele Piscopo, con la medesima misura cautelare, è stato disposto il divieto di dimora nel territorio della regione Campania. I due soggetti sono gravemente indiziati di “minaccia a pubblico ufficiale” aggravata dalle modalità mafiose, perpetrata nei confronti del Comandante della Polizia Municipale di Arzano. Piscopo, già noto alle cronache, è fidanzato con Anna Monfregolo, figlia del fratello di Mariano monfregolo (arrestato) e il boss Giuseppe Monfregolo

I fatti si sono verificati nello svolgimento di controlli in ordine all’occupazione abusiva di alloggi popolari e abusi edilizi nel complesso abitativo della “167” di Arzano, verifiche poste in essere recentemente dal citato comando di Polizia Municipale e dalla locale Arma dei Carabinieri.

Arzano. Manifesti funebri e minacce, assegnata la scorta al Comandante Biagio Chiariello

Lo Stato non abbandona Arzano. Questa mattina, presso il Municipio si è tenuta una riunione del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza pubblica. In piazza Cimmino sono arrivati alle prime luci dell’alba il prefetto di Napoli Claudio Palomba, il questore Alessandro Giuliano e i vertici delle forze dell’ordine.

 

Il Comandante della Polizia municipale di Arzano, Biagio Chiariello, da oggi è sotto scorta. Ad assegnare la tutela al comandante Chiariello è stato stamattina il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che stamattina si è tenuto dalle 9 alle 11 presso il Comune di Arzano.

A tutelare il comandante sarà la Guardia di Finanza. Alla riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza Pubblica hanno partecipato il Prefetto di Napoli, Claudio Palomba, il questore Alessandro Giuliano e i vertici di Polizia Carabinieri e Guardia di Finanza e, ovviamente, il sindaco di Arzano, Cinzia Aruta.

“Non mi lascio intimidire” aveva detto ieri nel corso del flash mob organizzato dal “Comitato di liberazione dalla camorra Area Nord di Napoli” il comandante Chiariello. Una mobilitazione per tenere accesi i riflettori sulle minacce rivolte al comandante lunedì scorso, quando proprio davanti al muretto dell’entrata degli uffici del comando, è stato fatto trovare un manifesto funebre con la sua foto e dei fiori appoggiati sotto. All’interno un annuncio: “Il 10 marzo è deceduto il signor Biagio Chiariello… colonnello qui stiamo ad Arzano, no a Frattamaggiore, qui ad Arzano casino non ci piace”.

Il Senatore Sandro Ruotolo, ha ribadito, a nome del Comitato per la liberazione della camorra dell’area a nord di Napoli, la solidarietà al Comandante Biagio Chiariello nel corso del sit in promosso nel Comando della polizia municipale di Arzano: “Noi sappiamo chi è il mandante delle minacce di morte al Comandante della polizia municipale di Arzano: è il clan della camorra della 167 di Arzano. Sono i Monfregolo che occupano abusivamente gli alloggi popolari. È una minaccia seria quella che ha ricevuto Chiariello.

La camorra ha bisogno di intimidire, di silenziare, ha bisogno del buio. Non vuole che lo Stato interferisca con i suoi affari, con il “suo” controllo del territorio. La nostra risposta è stata quella di accendere i riflettori e di far sentire la nostra voce. Ma questa mattina, nella manifestazione promossa dal Comitato di liberazione dalla camorra dell’area Nord di Napoli, avevamo bisogno anche di sentire un segnale forte da parte delle Istituzioni. È il segnale c’è stato e ci sarà. Stamattina c’erano i rappresentanti delle forze politiche, i sindacati, i Comandanti delle Polizie municipali dei Comuni del circondario, i Sindaci di alcuni di questi Comuni insieme alla prima cittadina di Arzano, Cinzia Aruta. E c’era l’assessore regionale alla legalità, Mario Morcone, che ha assicurato l’impegno per l’installazione di tante telecamere per la sorveglianza che è uno dei nostri obiettivi.

Il senatore ha aggiunto: “C’è bisogno di fare rete, di fare squadra, perché il rischio in questi territori è la sovraesposizione. È un rischio vero, concreto, che mette a rischio le vite delle persone. In questo momento dobbiamo garantire protezione al comandante Chiariello e, al tempo stesso, avere una squadra nella società civile, ma anche nelle Istituzioni. La camorra conta sulla paura della gente, sull’indifferenza. Noi siamo tanti e siamo di più. Insieme batteremo camorra e indifferenza perché ‘O si è contro la camorra o si è complici della camorra”.

 

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Antonio Mangione
Antonio Mangionehttp://www.internapoli.it
Giornalista pubblicita iscritto dalll'ottobre 2010 all'albo dei Pubblicisti, ho iniziato questo lavoro nel 2008 scrivendo con testate locali come AbbiAbbè e InterNapoli.it. Poi sono stato corrispondente e redattore per 4 anni per il quotidiano Cronache di Napoli dove mi sono occupato di cronaca, attualità e politica fino al 2014. Poi ho collaborato con testate sportive come PerSempreNapoli.it e diverse testate televisive. Dal 2014 sono caporedattore della testata giornalistica InterNapoli.it e collaboro con il quotidiamo Il Roma
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