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domenica, Giugno 16, 2024
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Molestie alla giornalista Greta Beccaglia, arriva il rinvio a giudizio per il tifoso

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La procura di Firenze ha deciso: chiesto il rinvio a giudizio per Andrea Serrani il tifoso accusato delle molestie la giornalista Greta Beccaglia. Era il 27 novembre e al Castellani si giocava Empoli-Fiorentina, la giornalista Beccaglia era all’esterno della struttura quando è stata vittima dell’infelice gesto.

L’episodio alla fine di Empoli-Fiorentina

Alla conclusione della partita durante l’uscita dei tifosi dagli spalti Greta Beccaglia era intenta a condurre il proprio lavoro in collegamento live con lo studio. Tra il caos delle tifoserie le si avvicina Andrea Serrani che compie l’infelice gesto, in diretta tv sotto gli occhi di colleghi e spettatori. Serrani è un ristoratore che vive nelle Marche e per i pm il suo gesto non fu una semplice “bravata”. Nonostante il tifoso si appellò a questa giustificazione per “salvare” se stesso dalle accuse la procura di Firenze non può lasciare correre.

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L’infelice gesto non può essere definito “uno scherzo”, il fatto che anche lontanamente venga concepito come tale non fa altro che sottolineare la latente influenza maschilista su una parte della società. Toccare senza permesso una parte del corpo, soprattutto se esplicitamente legata alla sfera sessuale, non è una goliardia. Bisogna sottolineare come le donne non siano “giocattoli” a disposizione di chiunque. Che sia “un momento” o un gesto ripetuto va punito. Se la tua squadra perde non sei tenuto ne giustificato a toccare il corpo di qualcuno per “sfogo”. La giornalista vittima della molestia sarà parte civile nell’eventuale processo accompagnata dal suo avvocato Leonardo Masi.

La scelta della Procura per il tifoso 

Nell’inchiesta vi è però anche un altro indagato, un tifoso toscano di 45 anni. Per quest’ultimo è già scattato il Daspo, non potrà infatti entrare allo stadio per due anni. L’uomo in questione aveva molestato verbalmente la giornalista alla fine della partita. “Avevamo perso e ho fatto quel gesto per stizza e per goliardia. Non è un atto di sessismo” si difende l’accusato. Ma invece lo è, immaginiamo come il tifoso non avrebbe mai pensato di compiere lo stesso gesto su di un uomo, questo è sessismo e mancanza di rispetto. Il questore di Firenze ha infatti già disposto per lui il Daspo ma ora rischia anche il processo.

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