Oggi ricorre il quinto anniversario dalla morte di Davide Astori. Il 4 marzo di cinque anni il calciatore moriva nella sua stanza d’albergo a Udine a causa di una cardiomiopatia aritmogena mai diagnosticata prima. Il fratello Bruno è stato intervistato dal Corriere della Sera, che, da quella tragedia però è nata l’«Associazione Astori», che stasera, prima di Fiorentina-Milan, darà vita a una raccolta fondi che aiuterà i bambini malati di cancro in Camerun.
“Dopo la morte di Davide ognuno di noi aveva il desiderio di fare qualcosa in sua memoria. È stato una lunga ricerca, poi, attraverso Maurizio Francini abbiamo conosciuto le persone giuste. Con Luigi Miranda, il presidente, ci siamo piaciuti subito: iniziare a Firenze è stata una scelta precisa, perché il legame con la città è fortissimo. Tanti tifosi della curva Fiesole mi hanno chiesto di esserci, in più dall’altra parte ci sarà il Milan, la squadra in cui Davide è cresciuto, e soprattutto Stefano Pioli. Un amico. Troppe coincidenze per far finta di nulla. Con Stefano tra l’altro ci siamo sentiti un’ora fa, è proprio una persona unica…”.
Morte Davide Astori, in 3 finiscono a processo: «Il certificato medico era falso»
Tre rinvii a giudizio nell’ambito del filone d’indagine che ipotizza il reato di falso in relazione a un certificato medico nell’inchiesta per la morte di Davide Astori, il capitano della Fiorentina trovato senza vita il 4 marzo 2018 nella sua camera di albergo a Udine. A processo per falso vanno il professor Giorgio Galanti, in qualità di direttore della Medicina dello sport dell’Aou di Careggi, il medico dello sport Loira Toncelli e Pietro Amedeo Modesti, succeduto nell’incarico a Galanti e accusato di distruzione di atto vero. Sempre per la morte del calciatore nel maggio 2021 Galanti era stato condannato a 1 anno di reclusione per omicidio colposo.
