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martedì, Luglio 1, 2025
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Napoletani scomparsi in Messico, il sindaco di Tecalitlan ucciso dai poliziotti corrotti

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Emergono importanti novità relative ai tre napoletani scomparsi in Messico: Raffaele Russo, il figlio Antonio e il nipote Vincenzo Cimmino. Lo scorso martedì mattina il sindaco di Tecalitlan è stato assassinato, ma pare che dietro il suo omicidio si nasconda qualcosa sui tre napoletani scomparsi il 31 gennaio.

L’ASSASSINIO PER MOTIVI CRIMINALI

Stando a quanto riporta ‘Il Mattino‘, si tratterebbe si un omicidio messo in atto con armi pesanti. È per questo motivo che la pista più accreditata non è quella politica, ma criminale. Secondo la Procura federale dello Stato, il sindaco Vìctor Dìaz, non poteva non sapere che la sua polizia era collegata e gestita da persone appartenenti al narcotraffico. Poliziotti corrotti, si intende.

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Altro fattore che porta all’esclusione di un movente politico è il fatto che il sindaco tra un paio di settimane avrebbe lasciato la poltrona. Nelle ultime tornate elettorale Victor Diaz è stato infatti sconfitto.

LE MINACCE E LA FOTO SU FACEBOOK

Gli inquirenti non hanno però trovato nessuna denuncia. Ma c’è un dettaglio: il sindaco di Tecalitlan il giorno prima dell’agguato aveva postato una foto su una pagina social con l’automobile di suo fratello con i finestrini sfondati. Ovviamente suona come un avvertimento, ma gli inquirenti hanno immediatamente chiarito la situazione.

«In merito all’episodio non è stata esposta nessuna denuncia da parte del sindaco».

I NAPOLETANI SCOMPARSI IN MESSICO  DIETRO L’OMICIDIO DEL SINDACO

Il procuratore federale dello stato di JaliscoFausto Mancilla, ha parlato alla stampa dichiarando che non si esclude nessuna pista in merito all’omicidio. E alla domanda sul possibile collegamento tra i napoletani scomparsi in Messico e l’omicidio, la risposta è chiara. “Non si può né confermare, né smentire”.

Inoltre ha svelato che presto altri poliziotti municipali verranno arrestati. Secondo quanto scritto dai media messicani, i poliziotti corrotti che hanno venduto i napoletani a circa 40 euro, avrebbero ucciso il sindaco di Tecalitlan Vìctor Dìaz.

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