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giovedì, Aprile 25, 2024
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“Gli abbiamo impedito di bere poi…”, il racconto delle amiche di Nicola e le ultime immagini prima della tragedia

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E’ mistero fitto sulla morte di Nicola Marra, il giovane della Napoli bene trovato morto in un vallone a Positano. S’indaga sugli ultimi momenti di vita del giovane. Aveva passato una serata in discoteca, pare non molto tranquilla.  L’ipotesi prevalente al momento è quella di un incidente. Da quanto hanno riferito gli amici che erano con lui quella sera, Nicola era in evidente stato di alterazione psicofisica per l’alcol. I militari avevano subito visionato le telecamere dove si vedeva il giovane allontanarsi, da solo e a piedi, verso le alture. Aveva lasciato in discoteca il giubbotto con dentro il portafogli e le chiavi dell’auto.

Il cadavere del ragazzo è stato trovato intorno alle 13,00 in una località di collina denominata “La Selva”, in un vallone. Le attente ricerche coordinate dal comandante della Compagnia Carabinieri di Amalfi Roberto Martina, con l’aiuto dei volontari del tra cui il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, hanno portato alla montagna: sulla strada impervia, a gradini, trovata anche la camicia bianca del giovane. Il suo corpo era riverso tra la vegetazione a torso nudo. Impegnato nelle ricerche anche l’elicottero del 7° Nucleo Carabinieri di Pontecagnano che ha sorvolato l’abitato di Postano, dal mare alla montagna, facendo base al porto turistico di Maiori. Cosa è successo dentro e fuori al ‘Music on the rocks’, la discoteca di Positano dove ha passato le ultime ore di vita?

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La famiglia non riesce a darsi pace. I suoi amici lo ricordano con il sorriso buono. Nicola apparteneva ad una famiglia di media alta borghesia. Studi al Liceo Tito Lucrezio Caro, prima, e poi al Denza, la madre è un noto e stimato avvocato matrimonialista, Maria Teresa Incisetto, il papà Antonio lavora al Consiglio nazionale delle Ricerche. Era il primogenito. Iscritto alla facoltà di Giurisprudenza all’Università Luiss di Roma (che frequentava con profitto), aveva una sola sorella, 17enne.

Lo hanno visto nel locale, per l’ultima volta, quando mancava poco alle 4,30 del mattino. Il locale era ancora affollato. « Gli volevano impedire di bere Ci ha detto che era pronto a tornare a Napoli – racconta una delle ragazze che erano con lui – Ci siamo preoccupate, perché sembrava che piangesse. Appariva come agitato, ma lì per lì non ci abbiamo dato peso. A un certo punto si è anche tolto la camicia, sudava…». Sono state loro, infatti, a dare l’allarme la mattina successiva quando si sono rese conto che quella notte il ragazzo non aveva fatto ritorno a casa. Un allarme lanciato circa sette ore dopo. Dopo che lo avevano lasciato a Positano, da solo. 

Qui cominciano le anomalie. Perché Nico aveva le lacrime agli occhi? Perché, uscendo dalla discoteca, avrebbe lasciato il giaccone con i documenti all’interno al guardaroba? Tutti misteri che spetterà agli inquirenti chiarire. L’ultima scena video è quella di Nicola che apre l’auto, entra nell’abitacolo, esce, richiude la vettura, si toglie la camicia, la mette tra i denti e inizia a salire la stradina di montagna. 

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