Arresti domiciliari per Chiara Petrolini, la ragazza di 22 anni accusata di duplice omicidio volontario e occultamento di cadavere dopo il ritrovamento dei corpicini di due neonati nel giardino della casa di famiglia di Vignale di Traversetolo, in provincia di Parma, entrambi suoi figli.
La Procura ha richiesto per la seconda volta una misura cautelare nei confronti della giovane, cambiando il capo di imputazione. La prima richiesta, infatti, era stata respinta dal giudice per mancanza di pericolo di fuga o di inquinamento delle prove. La situazione è cambiata con la scoperta del secondo neonato sepolto nello stesso giardino, portando il giudice a concedere gli arresti domiciliari. “Finalmente, è l’unico commento che posso fare“, ha detto la mamma dell’ex fidanzato della giovane.
La giovane, rientrata da un viaggio negli Stati Uniti il 19 agosto, ha continuato per qualche giorno a condurre una vita apparentemente normale, tra aperitivi, selfie e feste con gli amici. Apparentemente nessuno sembrava essere al corrente della sua gravidanza, ma nei giorni scorsi è circolata una voce: “In paese si sapeva della gravidanza da Pasqua“. Una indiscrezione che avrebbe fatto partire una querela.
Chiara Petrolini, nei pochi dettagli forniti, ha dichiarato che i bambini erano già morti al momento della sepoltura. Dettaglio smentito dall’autopsia su uno dei neonati, che ha rivelato come il bambino fosse vivo alla nascita e abbia poi subito un colpo alla testa. Le indagini sono ancora in corso e le autorità stanno cercando di capire se qualcuno abbia aiutato la ragazza o se la 22enne abbia utilizzato farmaci durante la gravidanza. Uno dei punti investigativi riguarda una ricerca online effettuata dalla ragazza su come procurarsi l’ossitocina, farmaco utilizzato per stimolare il travaglio. Le sue amiche, già interrogate, hanno dichiarato di non essere a conoscenza della gravidanza.