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venerdì, Aprile 19, 2024
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Niente Poggioreale per il fratello del Re, Armando in carcere fuori Napoli

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«Ammazzatelo» è quanto urlato da alcuni automobilisti transitati davanti alla caserma dei carabinieri di Siena dove Armando Del Re è in stato di fermo in attesa di essere trasferito in carcere. Del Re, catturato in un autogrill presso l’Autostrada Siena-Bettolle, a momenti sarà portato presso il carcere di Santo Spirito nella città del Palio. Secondo quanto si apprende al momento del fermo l’uomo non era armato: viaggiava in una 500 accompagnato dalla madre e dalla sorella per incontrare il padre Vincenzo, rinchiuso nel carcere fiorentino di Sollicciano. Secondo quanto appreso Del Re dovrebbe poi essere portato a Napoli.

Gli inquirenti pensano che il giovane volesse chiedergli consigli su come muoversi. Del Re è stato intercettato dagli uomini del C.O.A. (Centro Operativo Austostradale), unità in forze alla polizia stradale. Sono stati loro a bloccarlo in un’area di sosta e a consegnarlo poi ai carabinieri. Decisive, nell’ambito dell’arresto, sarebbero state alcune intercettazione telefoniche, che hanno permesso di individuare del Re nell’area di sosta in provincia di Siena. L’uomo, una volta acciuffato, non avrebbe opposto resistenza e si sarebbe consegnato nelle mani delle forze dell’ordine. Indossava una felpa gialla e un pantalone nero. Prima del fermo, avrebbe avuto un colloquio col papà nella casa circondariale dove è detenuto.

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Questo il passo falso che avrebbe consentito agli investigatori di acciuffarlo. Con De Re è stato arrestato il fratello Antonio che gli ha offerto protezione in questi giorni e concorso nell’ideazione del ferimento, ed è stato preso a Marigliano. Per il ruolo giocato nella vicenda ai due è stata contestata la premeditazione perché la vittima dell’agguato è stata a lungo pedinata, accusa scattata insieme a quella di di organizzazione mafiosa. Armando Del Re vanterebbe parentele con un clan di primo piano dell’area nord. Alla base del gesto ci sarebbero questioni economiche, anche se come ha dichiarato il procuratore il contesto in cui avvenuta la sparatoria è di tipo camorristico. Nurcaro pare avesse un debito con Del Re. I due fratelli rispondono di tentato omicidio premeditato nel corso di una vasta operazione a cui hanno preso parte i carabinieri e la guardia di finanza di Napoli e la Polizia. A coordinare le operazioni sono stati i sostituti Antonella Fratello, Simona Rossi e Gloria Sanseverino, insieme con il procuratore di Napoli, Giovanni Melillo ed il procuratore aggiunto della Dda, Giuseppe Borrelli. Le richieste di convalida dei fermi saranno formulate nelle prossime ore.

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