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sabato, Luglio 5, 2025
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“Non abbiamo bisogno di questa miseria”, così è nata la scissione a Pianura

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Una scissione vera e propria quella scoppiata nei mesi scorsi a Pianura e illustrata ai magistrati da Domenico Di Napoli, arrestato qualche mese fa in relazione all’omicidio di Gennaro Ramondino e da qualche settimana neo collaboratore di giustizia. In uno dei suoi primi verbali Di Napoli ha spiegato come è nata la guerra e offerto un organigramma completo degli Esposito-Marsicano spiegando le ragioni che hanno portato lui e Massimo Santagata a staccarsi dal loro gruppo.

Particolari sono le rivelazioni su Carlo Esposito e sul ruolo delle donne del clan: ”Durante le conversazioni con i due detenuti chiesi alla moglie di Carlo Esposito come stavano le cose a Pianura e loro mi dissero che erano rimasti fuori dal carcere, Santagata Massimiliano e Cuciniello Vincenzo e che bisognava riorganizzare il gruppo perché in quel momento gli unici soldi che si riuscivano a recuperare erano 2.500 euro a settimana, dalla piazza di spaccio dei D’Anna e che servivano anche per mantenere i detenuti e che in quel momento Pianura era comandata da Patrizio Cuffaro affiliato ai Carillo-Perfetto del clan di Salvatore Marfella. Nell’occasione Carlo Esposito mi disse che aveva della cocaina conservata e mi chiese di acquistarla cosi come stava già facendo Massimiliano Santagata, per aiutarli economicamente. Dal momento che il prezzo era molto alto e cioè di 43,00 euro al grammo, io ne acquistai solamente 100 grammi. Dopo ci mettemmo insieme io e Santagata e per questo motivo proprio perché non volevamo fare affari criminali con loro, fummo anche minacciati da Carlo Esposito tramite il telefono che questo teneva in carcere abusivamente. Loro pretendevano da noi che corrispondessimo le estorsioni a loro favore dalla nostra piazza di spaccio, ma noi non abbiamo mai aderito a questa richiesta”.

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E ancora: ”In relazione ad Brigida Arillo ricordo che quando io e Santagata le proponemmo di dare loro 1000 euro a settimana per i carcerati, lei ci rispose che non aveva bisogno di questa “miseria perché lei teneva le damigiane piene di soldi

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