Alcuni parenti, persone vicine a Tommaso Schisa non ne avrebbero condiviso la scelta. Anzi, avrebbero tenuto a far sapere all’intero quartiere che loro non accettano la decisione del loro congiunto di collaborare con la giustizia. E’ quanto emerge dalle ultime indiscrezioni investigative stando alle quali la moglie e la sorella del ‘muccusiell’ avrebbero il programma di protezione destinato proprio ai collaboratori.
Molto vicino al ras Michele Minichini ‘a tigre (a capo del braccio militare dei Rinaldi) Schisa junior è accusato di essere l’ideatore di una rapina messa a segno in un’agenzia di Marigliano, oltre che di essere l’esecutore materiale di una rapina avvenuta in una sala slot di Marigliano e di altre due rapine avvenute in una tabaccheria e in un bar di Marigliano. Erano i tempi in cui il suo gruppo cercava di allargare il proprio raggio di azione nell’hinterland napoletano. Ben prima ‘o muccusiell (questo il suo soprannome) ancora minorenne fu condannato a 16 anni di reclusione per aver ucciso Umbero Improta, un 27enne che con la criminalità non aveva nulla a che fare, dopo una lite insorta per futili motivi all’esterno di un bar di San Giorgio a Cremano, lite che vide coinvolti diversi giovani legati all’ormai ex clan Sarno.