Nello zaino di Anastasia Kylemnyk,, la fidanzata di Luca Sacchi, il 24enne ucciso a Roma due sere fa, ci sarebbero state diverse mazzette di denaro in tagli da 20 e 50 euro. Appropriarsi di quel denaro sarebbe stato l’obiettivo che ha poi portato i due 21enni Valerio Del Grosso e Paolo Pirino a uccidere Sacchi. È quanto emerge dal decreto che ha disposto il fermo dei due. Nella zona dell’omicidio, Colli Albani, i pusher sarebbero stati più di due. Di uno di questi gli investigatori hanno raccolto la testimonianza che racconta della compravendita di «erba», dello zaino con i soldi, fino al suono del colpo di pistola che ha ucciso Sacchi.
Valerio Del Grosso e Paolo Pirino, «avrebbero dovuto consegnare dello stupefacente ad un gruppo di amici della vittima, ma in realtà erano intenzionati a rapinare i giovani dei soldi che sapevano detenere in uno zaino da donna senza consegnare la droga». E quanto riportato nel decreto di fermo del pm firmato questa mattina, di cui l’Adnkronos ha preso visione, che specifica anche che i due potrebbero avere dei complici e che forse intendevano darsi alla fuga.
I due «a bordo di una Smart di colore chiaro, armati di un revolver calibro 38 e di una mazza da baseball in via Teodoro Momsen e all’uscita del pub John Cabot si avvicinavano alla vittima e alla fidanzata Anastasia che deteneva il denaro nello zaino a spalla e – si legge nel decreto – mentre Pirino la colpiva con una mazza alla nuca intimandole di consegnare lo zaino che le strappava una volta a terra, Del Grosso alla reazione di Sacchi che affrontava l’aggressore esplodeva contro Sacchi un colpo di arma da fuoco da distanza ravvicinata in direzione del capo».