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Sarebbe legato alle sue recenti frequentazioni l’omicidio di Stefano Bocchetti, il 44enne trucidato in un circolo ricreativo di via Vincenzo Valente, parte bassa di Miano. Proprio il ‘teatro’ dell’omicidio potrebbe spiegare in parte il movente di questo delitto. La zona infatti è quella gravitante nell’orbita del gruppo Balzano-Scarpellini-D’Errico, nato dalla deflagrazione del clan Lo Russo prima e dei Nappello poi. Un gruppo composto da giovanissimi che sarebbe in contrasto con i Cifrone della parte alta del quartiere.
Poche settimane fa, stando ad alcune informative, Bocchetti sarebbe stato visto in compagnia di personaggi legati ai Balzano e in particolare ad un giovane a cui era legatissimo e che, secondo le forze dell’ordine, lo avrebbe aiutato ad avvicinarsi al nuovo gruppo. Si tratta di un profilo attenzionato e che, da ieri, si è reso irreperibile. Un altro elemento di rilevanza è quello relativo alle nuove attività di Bocchetti che ha precedenti per droga ma che, secondo gli investigatori, avrebbe un qualche legame con un giro di richieste estorsive portate avanti dai nuovi ras di Miano
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