Pochi secondi per capire il tragitto percorso dal killer. Sarebbe stato immortalato, anche se fonti investigative non lo confermano, il killer di Pasquale D’Anna il 34enne ucciso la scorsa notte in piazzale Tecchio. Gli investigatori ipotizzano che l’ordine di morte sia partito da Pianura, dove D’Anna gestiva una fiorente piazza di spaccio, ma che si siano create le condizioni per un’alleanza tra reduci di schieramenti pianuresi e di Fuorigrotta.
Ad indirizzare gli inquirenti in questa direzione la fuga del killer e il fatto che il sicario era da solo, segno evidente di una ‘filata ‘ fatta da qualcuno del posto, qualcuno non facilmente distinguibile da D’Anna e dall’uomo ferito che in sua compagnia, il 41enne Massimo Aragiusto poi ricoverato all’ospedale San Paolo.
Il killer si sarebbe avvicinato all’auto dove erano i due esplodendo tre colpi, poi rivelatisi mortali, contro D’Anna mentre Aragiusto è stato colpito alla spalla. D’Anna qualche anno fa era già scampato ad un altro agguato nella Galleria laziale: raccontò di aver subito un tentativo di rapina, versione che non ha mai convinto chi segue le dinamiche della mala flegrea