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venerdì, Marzo 29, 2024
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Omicidi delle prostitute, De Pau comprò un passaporto falso per fuggire

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Il gip ha convalido il fermo di Giandavide De Pau riservandosi l’emissione di una misura cautelare da applicare: l’uomo è detenuto a Regina Coeli. Nell’interrogatorio si è avvalso della facoltà di non rispondere. De Pau, accusato del triplice omicidio di Roma, è in regime di “grandissima sorveglianza”, con la penitenziaria che lo controlla 24 ore su 24. Nei suoi confronti la Procura contesta l’omicidio plurimo aggravato.

“Il suo profilo psichiatrico andrà esaminato anche dalla procura. De Pau era libero perché non aveva titoli per essere detenuto, e nessuno, neanche gli psichiatri che lo avevano visitato, si erano accorti della sua pericolosità'”. Lo ha detto l’avvocato Alessandro De Federicis, difensore di Giandavide De Pau, entrando a Regina Coeli per l’interrogatorio di convalida del fermo.

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“NON HA MEMORIA DI QUELLO CHE E’ SUCCESSO”

Parlando con i cronisti il penalista ha aggiunto di avere incontrato ieri De Pau. “Non ha contezza e memoria di quello che è successo per come l’ho visto io, assente, mi sembra strano fosse in grado di organizzarsi una fuga. Dell’auto nel deposito giudiziario e del passaporto ho informazioni, so solo che il suo documento era scaduto da tempo“.

Dopo i delitti De Pau voleva lasciare l’Italia e per questo aveva cercato di ottenere un passaporto falso in cambio di denaro. E’ quanto emerge dalle indagini sul triplice omicidio di Roma. In base quanto accertato dopo i fatti, il 51enne avrebbe contattato la donna cubana con cui aveva trascorso la notte prima degli omicidi per chiederle aiuto nell’ottenere il documento. In base a quanto apprende l’Ansa, inoltre, gli inquirenti non hanno ancora trovato l’arma utilizzata per uccidere a coltellate le tre donne.

INDAGINI SU UN ALTRO DELITTO

C’è almeno un altro omicidio di una donna che si prostituiva su cui i magistrati di piazzale Clodio potrebbero nuovamente indagare dopo l’arresto di De Pau. Si tratta di un delitto che risale a molti anni fa e avrebbe molte analogie con quanto avvenuto in via Riboty e via Durazzo. L’attività è legata alla volontà di scavare anche nel passato di De Pau per cercare eventuali collegamenti con fatti di sangue avvenuti negli anni scorsi a Roma e che hanno avuto come vittime donne.

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