Condanna all’ergastolo ed isolamento diurno per 3 anni: questa la decisione della corte di Assise di Napoli, Seconda Sezione Penale, nei confronti di Mangiacapre Antonio, reo di aver assassinato i fratelli Marco e Claudio Marrandino. C’è soddisfazione dei difensori delle parti civili avv. Dario Carmine Procentese ed Avv. Luigi Poziello del Foro di Napoli Nord, i quali erano legati da una profonda amicizia con le vittime. il Pubblico Ministero Dott. Antonio Vergara aveva chiesto la stessa pena che è stata irrogata dalla Corte di Assise, la quale si è riservata 90 giorni per rendere pubblica la sentenza
Secondo la ricostruzione degli inquirenti i fratelli Marrandino si trovavano a bordo del loro SUV Bmw bianco quando è scoppiata una lite per motivi di viabilità con Mangiacapre. Quest’ultimo avrebbe impugnato un’arma da fuoco, sparando prima contro Claudio, che era al volante, e successivamente contro Marco, che aveva cercato di mettersi in salvo. La scena si è svolta sotto gli occhi di una pattuglia dei carabinieri, permettendo una rapida identificazione di Mangiacapre come sospetto principale. L’uomo, noto per la sua passione per le armi, era in possesso di un arsenale detenuto illegalmente. Difatti i militari hanno rinvenuto a casa di Mangiacapre anche un fucile a canne mozze con matricola abrasa, una pistola semiautomatica oltre 100 chili di bossoli. Tuttavia, l’arma del delitto non è stata ancora recuperata. Il tentativo dell’imputato di costruirsi un alibi, con passaggi alla clinica Pineta Grande di Castel Volturno e presso un’azienda agricola di un parente a Grazzanise, fu rapidamente smascherato.