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Omicidio del clan a Forcella, i segreti svelati dai pentiti degli Amato-Pagano

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Sono passati 17 anni dall’omicidio di Raffaele Ivone e probabilmente è arrivato il momento della verità. Il 2 marzo del 2008, il 19enne fu ucciso all’esterno di un circoletto in via Vicaria Vecchia a Forcella. Il giovane fu ritenuto ‘colpevole’ di aver frequentato l’ex moglie di Giuseppe Grassi, affiliato del clan Amato-Pagano, anche lui colpito pochi giorni dopo in un agguato ai Sette Palazzi, ordito dagli Scissionisti.

Lo scorso ottobre è arrivato l’avviso di conclusione delle indagini nei confronti degli esponenti di vertice della mala di Melito. Lello Amato e Cesare Pagano avrebbero dato il loro assenso per l’omicidio di Grassi che avrebbe ucciso Ivone senza chiedere il permesso ai capi. I retroscena su questa sanguinosa vicenda sono stati svelati al pubblico ministero della DDA di Napoli, infatti sono stati acquisiti i verbali di importanti collaboratori di giustizia tra cui Salvatore ‘Frizione’ Roselli, Carmine Esposito e Giovanni Illiano. 

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All’omicidio Grassi avrebbe partecipato anche Rito Calzone in qualità di specchiettista. Infatti avrebbe attirato la vittima in via Labriola in attesa dell’arrivo dei killer Oreste Sparano e Antonio Matrullo. L’ex ras Roselli ha parlato di quel raid nel giugno del 2003: “Il giorno dopo l’omicidio, incontrai Rito Calzone che giustificò il fatto di non avermi avvisato dicendo che era stata una decisione subito attuata. Egli mi disse che loro, gli esecutori materiali, cioè lui, Oreste Sparano, Raffaele Amato jr., si appostarono nei pressi dei negozi dei Sette Palazzi, tutti chiusi la domenica. R.N. attirò in trappola la vittima, dicendogli di scendere da casa di I., dove si trovava sulla terrazza, per andare a controllare i ragazzi che lavoravano nella piazza di cui erano soci. Arrivati proprio al centro del rione, gli esecutori materiali uscirono da dietro alcune auto dove erano appostati. L’unico a sparare fu Oreste Sparano. I quattro autori dell’omicidio avevano dei motorini nei pressi, a bordo dei quali si allontanarono“.

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Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.
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