sabato, Luglio 26, 2025
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Omicidio Maimone: chieste le condanne per Pio Valda, i familiari ed i complici

Richiesta di ergastolo per Francesco Pio Valda, ritenuto responsabile dell’omicidio del giovane aspirante pizzaiolo Francesco Pio Maimone, la notte del 20 marzo del 2023, all’esterno degli chalet di Mergellina. È stato il pm Antonella Fratello a chiedere il massimo della pena per il ventenne di Barra che, appena quindici giorni fa, aveva ammesso di aver fatto fuoco, ma aveva anche spiegato di aver sparato mentre scappava nel corso di una rissa.

Difeso dal penalista napoletano Antonio Iavarone, Valda aveva dichiarato di aver ascoltato la detonazione di colpi esplosi da un’altra pistola, insinuando il dubbio che ad uccidere Kekko potesse essere stato anche qualcun altro dei partecipanti alla rissa. Una ricostruzione che al momento non troverebbe riscontri, come emerge dal fatto che oggi il pm della Procura di Napol Procura di Napol Antonella Fratello chiede il massimo della pena per il ventenne di Barra.

Tutte le richieste di condanna

“Esce sempre armato, anche di due pistole, pure in discoteca… il suo scopo non è divertirsi ma per creare ‘tarantelle’ (problemi) e di ‘schiattare’ (uccidere, fare fuori) quelli che non sono armati”.

Usa le stesse parole nelle intercettazioni agli atti, la pm antimafia Antonella Fratello, prima di chiedere l’ergastolo con due anni di isolamento diurno per il ventenne Francesco Pio Valda accusato di essere l’assassino di Francesco Pio Maimone.
La vittima, aspirante pizzaiolo di 18 anni, venne ucciso con un colpo di pistola al petto la notte tra il 19 e il 20 marzo 2023, sul lungomare di Napoli, al culmine di una lite a cui era estraneo, scoppiata tra gruppi di giovani malavitosi rivali per un paio di scarpe firmate sporcate.
Alla Corte di Assise di Napoli il magistrato ha anche chiesto otto anni di carcere per Giuseppina Valda, la sorella del presunto killer, e per lo zio, Giuseppe Perna; per la nonna, Giuseppina Niglio, 6 anni; per gli altri imputati Salvatore Mancini, 3 anni di carcere e per Pasquale Saiz e Alessandra Clemente, quest’ultima cugina di Valda, 8 anni e 6 mesi di reclusione.

Le parole di Francesco Pio Maimone

Ha ammesso di avere sparato in aria, sentendosi “accerchiato”, di avere ricevuto un calcio e di aver sentito anche altri colpi di pistola oltre i suoi prima di fuggire: ha sostenuto di ignorare come fosse morta la vittima, ed ha chiesto comunque scusa ai familiari. Queste le dichiarazioni rese stamane in aula da Francesco Pio Valda, il
giovane accusato di avere assassinato con un colpo di pistola Francesco Pio Maimone ucciso la sera del 19 marzo 2023 sul lungomare di Mergellina a Napoli.

L’imputato ha preso la parola nel corso dell’udienza del processo che si sta celebrando nel Nuovo Palazzo di Giustizia partenopeo, davanti alla Corte di Assise, che vede alla sbarra anche un gruppo di parenti e amici del giovane. Nel corso dell’udienza è stato letto un memoriale presentato da Giuseppe Perna che si è dichiarato estraneo ai fatti: “era il mio onomastico e decidemmo di festeggiare – ha scritto Perna – una serata normale: ho incontrato mio nipote Sainz e Rocco Sorrentino (già condannato per il possesso di una pistola, forse quella usata da Valda)… è successa una discussione con un altro gruppo… mi sono intromesso per calmare gli animi ma la situazione ha preso un’altra piega… i ragazzi erano stavano ‘accelerati’ (agitati)… e quindi iniziai a scappare… ho sentito gli spari e scappai dietro mio nipote Sainz Pasquale… sono innocente e mi sono comportato da persona buona che non voleva litigare… lo hanno detto anche i testimoni”.