Prima importante svolta nell’inchiesta sull’omicidio di Antonio Natale, il ragazzo di Caivano scomparso nel nulla il 4 ottobre e poi trovato cadavere in un terreno. È indagato per omicidio Domenico Bervicato, il giovane del Parco Verde sottoposto a fermo qualche giorno fa per droga. Bervicato (difeso dall’avvocato Leopoldo Perone) è dunque coinvolto in due inchieste. Una è per lo spaccio di droga, accusa per cui è stato fermato e portato in carcere prima di partire per l’estero, e la seconda per la morte tragica di Antonio Natale, per cui è indagato per omicidio.
Le indagini sono ancora allo stato preliminare e vanno avanti serrate. La famiglia di Antonio Natale ha più volte puntato il dito contro i Bervicato, accusati di aver coinvolto l’ex pizzaiola nel brutto giro della droga.
Il sequestro e la perizia sull’auto
L’inchiesta che sta cercando di far luce sull’omicidio di Antonio Natale potrebbe essere ad una svolta. Il pubblico ministero ha infatti disposto accertamenti tecnici e il conseguente sequestro di una Smart For Four: per gli inquirenti è l’auto su cui Antonio è stato visto salire l’ultima volta. Dell’ispezione, che si terrà nei prossimi giorni, è subito stato informato il legale di Domenico Bervicato, l’avvocato Leopoldo Perone, con le parti che avranno facoltà di nominare propri consulenti. Dalle sommarie informazioni rilasciate da un conoscente dei due giovani pare che Bervicato e Natale siano stati visti a bordo dell’auto il giorno 4 ottobre: i due dovevano comprare degli abiti in un rinomato negozio nel centro di Napoli. Circostanza confermata dai rilievi tecnici effettuati dalla polizia che ha accertato che l’auto in questione sarebbe stata immortalata da una telecamera in zona Riviera di Chiaia dove si trova il negozio. Gli accertamenti tecnici si rendono necessari per verificare l’eventuale presenza di tracce ematiche o biologiche all’interno della vettura. Tra i primi a parlare dell’auto il fratello di Antonio:«Mia mamma già due mesi fa voleva denunciare mio fratello per le cattive frequentazioni che aveva, persone legate allo spaccio di droga. L’auto di Domenico, una Smart, era danneggiata su una fiancata quando è tornata al Parco Verde. Stesso la sera è andato da un carrozziere e l’ha fatta aggiustare». Un nuovo colpo di scena dunque nella vicenda che sta tenendo col fiato sospeso tutta l’area nord.
L’omicidio di Antonio Natale: l’arresto di Domenico Bervicato
Domenico Bervicato era stato arrestato nei giorni scorsi. L’indagato deve rispondere di omicidio e associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. Stando alle informazioni filtrate in ambienti investigativi Bervicato era in possesso di un biglietto aereo per una nota
meta turistica, Sharm el Sheik: secondo il pubblico ministero, il giovane avrebbe dunque potuto provare a far perdere le proprie tracce una volta partito da Napoli. La famiglia Bervicato, di contro, ha comunque sempre sostenuto la propria totale estraneità rispetto all’omicidio di Antonio Natale tanto da presentarsi spontaneamente qualche settimana fa in caserma quando il loro nome era iniziato a circolare sui social. Il 18 ottobre poi il rinvenimento del corpo fino all’ultima svolta di queste ore con l’auto sequestrata, la stessa dove per gli inquirenti Antonio Natale avrebbe compiuto il viaggio che l’ha portato poi alla morte. Una vicenda dai troppi contorni oscuri. Tanti misteri da svelare e una guerra di perizie che si preannuncia lunga ed estenuante.