E’ stata prima violentata, poi picchiata e minacciata da un amico di famiglia. Vittima una 14enne di Pontecagnano. Il giudice delle indagini preliminari del tribunale di Salerno Stefano Berni Canani ha eseguito per il 41enne, A.G. le sue iniziali, un’ordinanza di custodia cautelare in cui lo si accusa di violenza sessuale aggravata e continuata.
La storia
Secondo la ricostruzione del sostituto procuratore Elena Guarino – riporta La Città – lo stupro, che risale all’ottobre del 2017, sarebbe stato solo il primo di una serie di violenze sessuali che sarebbero proseguite sino al gennaio di quest’anno, quando la mamma della ragazzina ha scoperto sul cellulare della figlia alcuni messaggi hard e lei è crollata, raccontando i tre mesi di incubo vissuti nel silenzio. Il 43enne l’avrebbe prima raggirata, poi il 15 ottobre dello scorso anno l’avrebbe attirata in casa con una scusa, chiudendo subito la porta a chiave in una stanza consumando la violenza.
Inutili i tentativi di resistenza da parte della 14enne che, dopo aver minacciato l’uomo di rivelare tutto ai genitori, ha raccontato ai carabinieri che lui reagì sferrandole un pugno al volto.Poi alla violenza, si sono aggiunte le minacce con la pistola e, infine, le percosse. Un pugno in pieno volto per “convincere” la minore – che aveva detto alla guardia giurata che avrebbe raccontato tutto alla madre – a tacere potendo così continuare indisturbato ad abusare di lei. Il suo incubo è finito sei mesi fa quando la madre ha scoperto la verità.