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mercoledì, Aprile 24, 2024
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Accusato di pedofilia, è agli arresti domiciliari. Nella notte, gli bruciano il portone

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Non c’è mai limite al peggio e, quando meno ce lo si aspetti, gli eventi cominciano a crollare a valanga sulle nostre coscienze. La terribile storia del 67enne di recale, in provincia di Caserta, che ha palpeggiato vistosamente una bambina di soli 8 anni in una parrocchia, ha sconvolto non pochi utenti. Vi abbiamo raccontato, qui, l’accaduto e la reazione del parroco del paese. Queste le sue parole, a rimarcare un solco profondissimo tra la comunità religiosa di Recale e l’uomo accusato e arrestato per pedofilia.

«La parrocchia S. Maria Assunta, l’oratorio S. Antimo e la confraternita CONDANNANO l’atto compiuto contro la minore e si impegneranno ancora di più a tutelare i tanti minori che
vengono affidati dalle famiglie del nostro paese».

La precisazione era arrivata dopo l’esplosione di rabbia, conseguenza diretta alla divulgazione dei fatti di cronaca accaduti nella congrega. L’uomo, come specificato dal parroco, non faceva parte della comunità clericale. Era un semplice fedele che si trovava lì per la celebrazione di una festa organizzata dalla parrocchia. Proprio durante la festa è scattato qualcosa nella mente dell’uomo. Il tutto è stato ripreso dalle telecamere a circuito chiuso della parrocchia. Le oscene sequenze sono in possesso delle forze dell’ordine che stanno indagando sul caso.

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Dopo l’accusa di pedofilia, qualcuno è passato alle vie di fatto

Con la divulgazione della notizia attraverso tutti i quotidiani locali (e non, nda), si è soffiato sul fuoco della rabbia. L’aria di Recale, nelle ultime ore, è elettrica. Carica di tensione. E rabbia. Sui social, non sono pochi quelli che hanno lanciato pesanti offese e minacce nei confronti dell’uomo. Qualcuno, questa notte, è andato ben oltre il web. Si è armato di benzina e di un accendino. Poi, si è diretto sotto casa dell’uomo accusato di pedofilia e attualmente ai domiciliari. Poi, il gesto più estremo. Almeno fino ad ora. E’ stato dato alle fiamme il portone della palazzina, come segnale. O forse come tentativo di scatenare un inferno ben più grande. Le forze dell’ordine stanno valutando l’ipotesi di spostare in carcere il 67enne, almeno fino al termine del processo che lo vede come unico accusato di pedofilia ai danni di una bambina di 8 anni.

 

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