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mercoledì, Aprile 24, 2024
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Scoperto a Pompei tesoro in argento, giaceva sotto i resti di un uomo

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Ritrovato a Pompei il tesoro dell’uomo claudicante morto a seguito dell’eruzione del Vesuvio del ’79. All’angolo tra la via di Nola e il vicolo delle Nozze d’Argento, sotto lo scheletro dell’uomo rinvenuto alcuni giorni fa, sono stati trovati un sacco di cuoio con 20 denari d’argento e una chiave di ferro. Un sacco di cuoio con 20 denari d’argento e una chiave in ferro, probabilmente quella di casa.

A seguito della rimozione dei resti della vittima, esaminati al Laboratorio di ricerche applicate del Parco Archeologico di Pompei, è stato possibile rinvenire il “tesoro”.
Le monete sono state portate allo studio dei numismatici ai fini di determinarne taglio e valore. I resti decomposti della borsa contenente il bottino saranno analizzati in laboratorio per stabilire la natura del materiale. Dovrebbe trattarsi di un contenitore in cuoio.

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Secondo le prime ipotesi i 20 denari d’argento e i 2 assi di bronzo avrebbero un valore nominale di 80 sesterzi e mezzo. Una quantità tale di monete poteva essere sufficiente per il mantenimento di una famiglia di 3 persone per 14, 16 giorni. Una tale quantità di monete poteva all’epoca garantire il mantenimento di una famiglia di tre persone per 14, 16 giorni.

Fino ad ora sono state esaminate 15 monete, per la maggior parte di età repubblicane, a partire dalla metà del II secolo a.C., tra le quali una più tarda è un denario legionario di Marco Antonio, molto diffuso a Pompei, con l’indicazione della XXI legio.
Tra le poche monete imperiali individuate, un probabile denario di Ottaviano Augusto e due denari di Vespasiano.

“Forse – ha spiegato Marco Osanna, direttore del Parco Archeologico di Pompei – si tratta di un commerciante che a causa della sua gamba malata non si era convinto a lasciare la città nelle ore precedenti, quando lo avevano fatto pressoché tutti”. 

“Dopo quello eccezionale dello scheletro  – ha concluso Osanna – questo ulteriore ritrovamento, è di grande valore. Con i nuovi scavi emergono non solo gli edifici ma “anche gli oggetti, il contesto di vita dell’uomo ritrovato a darci particolari reali sulla vita e sulle storie degli uomini di questa città”.

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