Nessun attimo di tensione, nessuna scena di nervosismo. Nulla che possa far minimamente immaginare il preludio di un litigio. Dalle immagini interne del Flame, il locale di via Aniello Falcone dove Guglielmo Celestino era stato ospite di una festa, non è emerso nulla di sospetto.
Si immagina quindi che l’ultima notte di vita del 19enne sia stata tranquilla, all’insegna del divertimento e della spensieratezza insieme agli amici.
Questo è uno dei punti fermi dell’inchiesta condotta dalla Procura di Napoli sul decesso del ragazzo napoletano, dopo una caduta di circa 5 metri da una balaustra di via Falcone.
Ieri è stata formalizzata la nomina di un anatomopatologo, il quale avrà il compito di dare una risposta ai quesiti della Procura, in uno spettro di domande da ricondurre al profilo scientifico. Con l’autopsia si capirà se c’erano o meno sostanze alcoliche o di altro tipo all’interno dell’organismo del giovane. In tal modo si cercherà di dare una spiegazione a quanto accaduto.