Un commerciante di autoricambi ha vissuto un incubo per 6 mesi poi è stato costretto a chiudere la sua attività a Qualiano. Il 9 ottobre del 2023 il figlio del boss Guido avrebbe rivolto la prima minaccia ad un parente del titolare dell’attività commerciale: “Tutto quello che fate qua, passo una volta al mese, mi dovete dare tutto a me, perché tutto quello che avete è di mio padre“.
Il blitz contro il gruppo Abbinante
Stamattina la Polizia di Stato di Napoli, su delega del Procuratore della Repubblica di Napoli, a Napoli e a Torre del Greco, ha tratto in arresto, in esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, 5 persone gravemente indiziate del reato di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso.
Gli indagati sono Abbinante, ex reggente dell’omonimo clan di Scampia, Francesco Pio Esposito, Donato Cacace, Maurizio Cicala, Luigi Estatico, Renato Pugliese.
Tangenti da 500mila euro
I destinatari del provvedimento cautelare, avvalendosi della forza intimidatrice derivante dalla vicinanza al gruppo criminale degli Abbinante di Scampia, avevano richiesto alle vittime tangenti estorsive per un ammontare di 500mila euro oltre a tre appartamenti. Queste minacce estorsive si sono protratte per circa 6 mesi e sono culminate nell’incendio doloso dei locali di un’attività di rivendita avvenuta a mezzanotte del 19 aprile 2024.
Nel corso dell’operazione, condotta da personale della Squadra Mobile e del Commissariato Scampia, sono state sequestrate anche 2 pistole con relativo munizionamento, rinvenute nell’abitazione di uno degli indagati. Un altro soggetto destinatario dello stesso provvedimento è irreperibile e attivamente ricercato.