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Ucciso come un boss a Pianura, altri due arresti per l’omicidio Ramondino: diedero fuoco al corpo del baby ras

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Per la Procura furono loro a dare fuoco al corpo di Gennaro Ramondino dopo che un 16enne (già arrestato) aveva sparato contro il baby ras il colpo mortale. Questo pomeriggio gli uomini della squadra mobile hanno arrestato Nunzio Rizzo e Paolo Equabile, 30 e 28 anni, entrambi del Rione Traiano. Secondo la ricostruzione contenuta nell’ordinanza di custodia cautelare (firmata dal gip Leda Rossetti), i due uomini avrebbero dato alle fiamme il corpo di Ramondino ucciso poche ore prima con diversi colpi esplosi da una pistola calibro 9×21. Nel registro degli indagati figurerebbero altri due giovanissimi che, secondo gli inquirenti, avrebbero svolto un attivitá di depistaggio sulle indagini. Ramondino in particolare, avrebbe pagato con la vita alcuni screzi nati nell’ambito della gestione di una delle piazze del gruppo finendo cosi nel mirino di quelli che, fino a poco tempo prima, erano considerati suoi amici. L’accelerata alle indagini sarebbe avvenuta per un episodio alquanto singolare: la sera del delitto il minore avrebbe sottratto l’auto ad un suo conoscente che, una volta ripreso il mezzo, avrebbe notato un forte odore di benzina insospettendosi visto che nel quartiere già era iniziata a circolare la voce di un omicidio avvenuto a Pianura.

Il profilo degli arrestati

Alcune settimane fa era già stato sottoposto a fermo del pm un altro indagato maggiorenne, accusato di favoreggiamento, occultamento e distruzione del cadavere di Ramondino e delle autovetture utilizzate per la commissione dei delitti. Nel corso delle indagini è stata rinvenuta anche l’arma utilizzata per compiere l’omicidio, sotterrata in una zona di campagna del quartiere Pianura. Tra gli arrestati di oggi figura anche Paolo Equabile, figlio di Domenico e soprattutto fratello di Arturo Equabile e legato alla tragica morte di Davide Bifolco che risale al 5 settembre del 2014. In quella tragica notte di fine estate, i militari stavano cercando proprio Equabile quando intercettarono uno scooter con in sella tre persone. Partì un folle inseguimento, poi Davide Bifolco morì per un colpo di rimbalzo partito accidentalmente dalla pistola di un carabiniere.

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