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sabato, Giugno 28, 2025
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Aumenta il Reddito di libertà, 500 euro per 12 mesi: come presentare la domanda

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Il Reddito di libertà è riconosciuto alle donne vittime di violenza che si trovino in condizioni di povertà, con o senza figli, seguite dai centri antiviolenza riconosciuti dalle Regioni e dai servizi sociali.  Si tratta di un intervento di particolare importanza, volto a sostenere l’emancipazione economica delle donne che si trovano in situazioni difficili e che intendono fuoriuscirne. La misura è stata elevata da 400 a 500 euro pro capite mensili, per un massimo di 12 mensilità, e non è incompatibile con altre forme di sostegno, quali l’assegno di inclusione.

Come presentare la domanda all’Inps

La domanda deve essere presentata all’INPS per il tramite degli operatori comunali del Comune di riferimento. Il decreto prevede un regime transitorio. Le domande presentate all’INPS non accolte per incapienza dei fondi hanno infatti la priorità rispetto alle nuove domande se sono ripresentate dalle donne interessate, per il tramite dei Comuni, dal 5 marzo al 18 aprile 2025, previa verifica da parte degli stessi Comuni, della sussistenza attuale dei requisiti per l’accesso alla misura. Le domande non ripresentate decadono in via definitiva.

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I requisiti per il Reddito di libertà

I requisiti principali includono. Residenza in Italia. Cittadinanza italiana o comunitaria, oppure possesso di un regolare permesso di soggiorno per cittadine extracomunitarie.
Percorso di fuoriuscita dalla violenza certificato da un centro antiviolenza. Condizione di povertà e urgenza, attestata dal servizio sociale territoriale.

A partire dal 18 aprile 2025 e fino al 31 dicembre 2025, tutte le donne in possesso dei requisiti previsti dal decreto, comprese coloro che non hanno ripresentato la domanda entro il periodo transitorio di 45 giorni di cui sopra, possono presentare domanda.

Per la presentazione delle domande i Comuni dovranno accedere al servizio on line raggiungibile sul sito www.inps.it, digitando nel motore di ricerca “Prestazioni sociali dei comuni”, selezionando tra i risultati il servizio “Prestazioni sociali: trasmissione domande, istruzioni e software”.

Le risorse ripartite con il decreto ammontano a 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026. A questi si aggiungerà, al termine della necessaria istruttoria, un ulteriore milione, strutturale, stanziato dall’ultima legge di bilancio.

 

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