Il suo era un compito di importanza rilevante. Tra le altre cose, doveva analizzare le richieste di rimborso dell’IVA presentate dalle aziende del territorio casertano. Doveva smembrarle, alla ricerca di qualche irregolarità. In assenza di quelle, in ultimo, approvava i rimborsi. Ma, appunto, questo era il suo mestiere. Perché, dopo un’inchiesta condotta dalle Forze dell’Ordine casertane, l’ispettore dell’Agenzia delle Entrare è stato incastrato e licenziato in tronco. A nulla è valso il suo tentativo di opporsi al licenziamento. Le accuse sono state troppo gravi e il danno allo Stato è considerevole. Si tratta di rimborsi persi nel nulla per milioni di euro. La Corte di Cassazione ha confermato la decisione della Corte d’Appello di Napoli, chiudendo così le porte in faccia all’ispettore.
Rimborsi IVA ad aziende inesistenti: guai per un ispettore dell’Agenzia delle Entrate
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