E’ lui, Patrizio Vastarella, lo stratega del gran ritorno sulla scena criminale dei Vastarella. Lui che per alcuni anni era stato costretto all’ ‘esilio’ fuori dal suo quartiere e in particolare dal suo rione, le Fontanelle, area che delimita la parte alta della Sanità. Lui che, secondo gli inquirenti, è stato il ‘regista’ del rafforzamento del suo gruppo fino alla conquista del rione intero. In manette nel maxi blitz di questa mattina è finito anche Patrizio Vastarella destinatario insieme ad altre diciassette di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Napoli nei confronti di presunti promotori e affiliati del clan che porta il suo nome ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, ricettazione, tentata estorsione, detenzione e porto illegale di arma, minacce. Il blitz è stato effettuato dagli uomini della squadra mobile e del commissariato San Carlo Arena di Napoli:l’inchiesta è coordinata dalla Dda di Napoli.
In manette insieme a Patrizio Vastarella anche la moglie Dora Staterini sorella di Vincenzo Staterini ucciso insieme al figlio Emanuele lo scorso maggio a Giugliano.
– Sono complessivamente 18 i presunti affiliati al clan Vastarella destinatari delle misure cautelari eseguite dalla Polizia nel centro di Napoli. Dalle indagini della Squadra mobile è emerso che il clan negli ultimi anni era riuscito ad affermare la propria leadership alla Sanità con l’uso della forza e costringendo i soggetti ritenuti appartenenti alle organizzazioni rivali ad abbandonare le proprie abitazioni. Gli uomini dei Vastarella, inoltre, sarebbero stati protagonisti di diverse scorribande armate nel quartiere ad ogni ora del giorno e della notte. Al blitz nel rione Sanità hanno preso parte circa duecento poliziotti a seguito di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Napoli nei confronti di presunti promotori e affiliati del clan Vastarella ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, ricettazione, tentata estorsione, detenzione e porto illegale di arma, minacce. Inchiesta coordinata dalla Dda di Napoli.