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giovedì, Aprile 18, 2024
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Vittime delle suore violente a scuola nel Casertano, i bimbi “Mammina, ci picchiano sulle parti intime”

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Non è purtroppo la prima volta che sentiamo di violenze sui minori negli asili. Questa volta, però, come riportato da ‘Il Mattino’, a destare più scalpore del solito è il fatto che a compiere i maltrattamenti siano state proprio coloro dalle quali non te lo aspetteresti mai, le suore.

«Ci picchiano sulle parti intime»

«Ci picchiano sulle parti intime»: questa la frase più ripetuta dai bambini alle loro mamme. Non si fermerebbero però qui le percosse, di fatto i bimbi raccontano anche di botte sulla testa, tirate di capelli, spintoni, schiaffi, manine schiacciate contro i banchi.

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«Ci rinchiudevano in una stanza al buio»

Questa la dichiarazione choc fatta più volte dai bambini. A quanto pare era usanza rinchiudere i piccoli più irrequieti in una stanza al buio. Non finiscono però qui le violenze sui minori. C’erano punizioni anche per chi decideva di non mangiare; chi era di poco appetito, infatti, era costretto ad ingoiare del cibo caduto per terra.

Le frasi choc delle suore

Dopo la denuncia di alcuni bambini, la madre superiora della scuola d’infanzia ‘Santa Teresa del Bambino Gesù‘ avrebbe tentato di corrompere una delle mamme.  «Io ti pago, ti do i soldi, basta che non dici niente. Poi ti assicuro che non succederà più».
Ma non sarebbe finita qui, infatti stando a quanto riportato da CasertaNews, una delle 4 suore intimava alla madre dell’alunna con le seguenti parole: «Sarebbe una vergogna anche per te». Niente da fare. La madre di una delle ‘malcapitate’ ha deciso di raccontare tutto mettendo così fine all’incubo di quei bimbi innocenti.

C’è anche chi però…

Secondo un intervista di ‘fanpage’, c’è anche chi non è d’accordo con le denunce fatte nei giorni scorsi dalle madri di circa 4 dei 19 alunni dell’asilo.
C’è infatti chi incredibilmente si schiera dalla parte delle suore.
Le dichiarazioni di una delle mamme: “Non dico parola ma tra le mamme non siamo tutte uguali, ognuna ha una testa sua.” – “E allora perchè qualcuno dovrebbe fare delle accuse cosi gravi?“, chiede l’inviata –Io vorrei farvi vedere in quella scuola come tengono i bambini, è un peccato. Anche da mangiare, io ho visto le spese che fanno, non manca niente, non viene niente dall’esterno, una pulizia massima… io sto male.

Le indagini

Dopo la prima denuncia, i carabinieri sono entrati nell’asilo ed hanno piazzato le telecamere.
«I bambini dicono le bugie, non dovete credere a ciò che raccontano»: dice la superiora alle mamme e ai papà che si presentano in convento a chiedere spiegazioni.
Poi però, grazie ai filmati, vengono fornite prove a carico di suor Josi, suor Loyola, suor Genovina e madre Porrari.

Le accuse della Procura

Sono 24 le pagine di ordinanza di custodia cautelare a firma del gip Valentina Giovanniello, misura che ha sospeso per un anno dall’attività di insegnamento suor Josi Sapi e suor Loyola Dionel, indonesiane, e suor Genovina Barete e la madre superiora, Anna Porrari.
La Procura di Napoli Nord, diretta da Francesco Greco, ha raccolto un quadro inquietante a carico delle tre monache che gestivano i 19 alunni dell’asilo ed ha chiesto l’arresto anche per la superiora, ritenendo che poteva fermare le violenza e non lo ha fatto. Ma il gip ha inteso non mandare ai domiciliari nessuna delle quattro religiose ritenendo che basti impedir loro di frequentare i bambini.

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