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martedì, Aprile 23, 2024
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Sesso con cani grossi, scoperto il prezzo pagato dalla donne

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Sesso con cani di grossa taglia sull’asse Cuneo-Vercelli-Rho-Vicenza. Il giro che coinvolge almeno quattro donne in età compresa tra i 40 ed i 56 anni che spacciandosi per volontarie mettevano annunci nei siti riservati al’acquisto di cani di grossa taglia cambiando di volta nome e numero di telefono per non farsi identificare e allo stesso tempo in un paio di occasioni sono state protagoniste dell’acquisto di cani di grossa taglia dagli zingari e da alcuni clochard, proprio uno di loro che stazionava nei giorni scorsi nel centro di Milano si è insospettito della strana richiesta di una di queste donne che offriva 100 euro per un meticcio di grossa taglia, ed ha avvisato i volontari di strada dell’AIDAA che si sono subito attivate agganciando la donna il giorno dopo, e da li è stato facile risalire al cuore della questione.

La donna una cinquantatrenne residente nel Rhodense fa parte di un gruppo composto da altre tre donne rispettivamente delle provincie di Cuneo, Vercelli e Vicenza amante dell’animal sex , tutte e quattro molto note nel giro degli ambienti e dei siti porno di scambisti di questo genere di sesso (che per noi è maltrattamento di animali), fingendosi interessata una persona di AIDAA si è introdotta in una chat riservata legata ad un sito apposito di video ed incontri animal sex e nel giro di pochi giorni è riuscita a ricostruire il sistema. Una di loro a turno acquistava un cane di grossa razza meglio se meticcio giovane, dopo averlo abusato ripetutamente da sole o in gruppo l’animale veniva con scuse varie posto in adozione o ceduto a persone che si presume facciano parte del giro dei video sexi amatoriali con animali.

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IL PRESIDENTE

“Le quattro donne pare si siano conosciute in un social e scopertesi tutte amanti dello stesso genere si sono lanciate nell’orribile impresa- dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA al portale Settegiorni- da quanto abbiamo capito i cani venivano usati per divertimento personale e non ci sarebbero state cessioni dell’animale a pagamento come avvenuto in casi del passato quindi stiamo valutando il tipo di denuncia in relazione ai reati commessi dalle quattro nei confronti dei 3 cani sui quali abbiamo la certezza essere stati abusati ed almeno uno venduto ai possibili attori porno amatoriali, nei prossimi giorni comunicheremo eventuali sviluppi”.

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