Era accusato di aver messo in piedi un’articolata attività di truffa ai danni di ignari pensionati. Insieme ad alcuni complici fingendosi agenti della polizia postale convincevano i malcapitati a fornirgli i propri codici di accesso per sventare ipotetiche truffe a loro carico da parte di operatori dello sportello delle poste infedeli.
In questo modo riuscivano a svuotare i loro conti. Ben 21 le ipotesi accusatorie per Antonio Zito, 29enne di Soccavo imparentato con gli Scognamillo, accusato di aver dilapidato decine e decine di conti di pensionati liguri.
E invece al termine dell’udienza di convalida il gip, accogliendo le argomentazioni dei suoi difensori, gli avvocati Giuseppe Perfetto e Antonio Girfoglio, ha concesso all’uomo i domiciliari escludendo ben 18 ipotesi accusatorie ed accogliendone solo tre. Un risultato più che lusinghiero per i due penalisti considerate le accuse a carico del loro assisti