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martedì, Marzo 19, 2024
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Sri Lanka. Bombe in chiese e hotel, i turisti italiani: «C’è il coprifuoco, siamo bloccati qui»

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«Non possiamo uscire: qui c’è il coprifuoco, le autorità vogliono avere la certezza di aver messo tutto il Paese in sicurezza». È quanto dice all’Ansa un avvocato fiorentino, Roberto Mariotti, 46 anni, in vacanza in Sri Lanka con la sua fidanzata di Cagliari. Quanto successo stamani lo hanno saputo dall’Italia, quando li hanno chiamati i genitori per avere notizie. «Eravamo in pullman – racconta – stavamo andando verso una struttura turistica sul mare, dove ora siamo arrivati e da dove, almeno fino a domani alle 6.00, ci hanno detto, non potremo muoverci».

«Non nego che siamo un po’ scossi, ma davvero non sapevamo niente», aggiunge Roberto. I due sono partiti dall’Italia una settimana fa e dovrebbero rientrare il prossimo 26 aprile. La prima tappa prevedeva qualche giorno di trekking in montagna, e da oggi un pò di mare: «A Colombo dovevamo andare tra qualche giorno, ma ora non so se ci riusciremo», aggiunge Roberto che si è già messo in contatto con la Farnesina per segnalare la loro nuova posizione. È lui a chiedere se ci sono italiani coinvolti e quando scopre che, al momento non ne risultano, è ‘sollevatò: «Speriamo. In questi giorni, anche se non molti, qualche italiano lo abbiamo incontrato e il fatto che potessero essere in qualche chiesa per la Pasqua ci aveva un pò preoccupato», conclude Roberto Mariotti.

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«Siamo chiusi in albergo per il coprifuoco che ci sarà fino alle 6 di domattina. Poi, una volta cessato, ci allontaneremo al più presto da Colombo. Siamo spaventati». È la testimonianza di Giusi Bortone, medico originario di Camerota (Salerno) ma residente a Parma, atterrata stamani a Colombo per una vacanza in compagnia del fidanzato. «Siamo arrivati alle 10 – dice al telefono – e mentre stavamo ritirando i bagagli un ragazzo ci ha informato delle esplosioni. Poi abbiamo visto le immagini dei tg in aeroporto».

La diplomazia Usa ha confermato che ci sono diversi cittadini americani tra le vittime degli attentati nello Sri Lanka, senza tuttavia precisare il loro numero. «Possiamo confermare che tra le vittime ci sono diversi cittadini americani», ha dichiarato il segretario di stato Mike Pompeo in un comunicato dove condanna gli attacchi.

E salgono a tredici le persone fermate perché sospettate di essere collegate ai sanguinosi attacchi di oggi nello Sri Lanka. Intanto il presidente Maithripala Sirisena ha deciso di nominare entro 24 ore una speciale commissione di inchiesta che indaghi sulle cause e il contesto dei tragici fatti di oggi. La commissione, di cui farà parte anche un giudice della Corte suprema, dovrà presentare una relazione entrò due settimane.

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