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Stangata per la mala di Pianura, il ras Marsicano al carcere duro

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Dal carcere riusciva ad impartire ordini al suo clan. Dava indicazioni e faceva partire le minacce contro chi non si allineava. Per queste motivazioni il Ministero della Giustizia ha notificato al ras di Pianura Emanuele Marsicano la misura del carcere duro: il provvedimento è stato notificato nelle scorse ore al legale di Marsicano, l’avvocato Mauro Zollo.

Come stabilito dai magistrati ras riusciva anche dietro le sbarre a tenere le redini del suo gruppo. Emerge anche questo particolare nelle oltre 190 pagine dell’ordinanza di custodia cautelare che lo scorso novembre ha inferto, forse, il colpo finale al gruppo di via Comunale Napoli.

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Gli ordini del ras Marsicano partiti dal carcere di Tolomezzo

A capo di questo gruppo lo stesso Marsicano che, avvalendosi di un cellulare, riusciva a impartire ordini ai suoi gregari a chilometri di distanza nonostante la detenzione nel carcere friulano di Tolmezzo. In una conversazione intercettata Marsicano, già condannato a 13 anni per associazione, era arrivato a minacciare anche un capo-piazza reo a suo dire di non passargli la ‘mesata’: “Prega la Madonna che non esco da qui dentro, ti faccio saltare tutta la casa in aria”.

I luogotenenti di Marsicano

A rincarare la dose c’erano anche i sottoposti di Marsicano come Angelo Marasco arrivato a minacciare Christian Titas e Antonio Gaetano (che poi troverà la morte in un agguato):”Ho giurato sulla vita di tutti e quattro i figli miei, Christian te lo sto dicendo dopo che mio cognato mette il piede fuori, mettiti sopra e non scendere più perchè il primo sei tu! Te lo giuro su Gesù Cristo. Diglielo pure a biscotto (Antonio Gaetano), fagli l’imbasciata: ha detto fujetenne.

Proprio Antonio Gaetano sarà vittima di un agguato: per quell’episodio è indagato Patrizio Cuffaro insieme con un complice non indentificato: i sicari gli esplosero contro cinque colpi di pistola calibro 9 ferendolo gravemente alle gambe. Il giovane morirà per le conseguenze di un altro agguato nel marzo del 2023 mentre era sul lungomare di Mergellina: i killer lo colpirono mentre era in auto. Il giovane morirà dieci giorni dopo all’ospedale San Paolo.

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