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giovedì, Aprile 18, 2024
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Stash dei The Kolors picchiato a sangue per difendere una ragazza

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Aggredito il cantante Stash dei The Kolors. Il leader del primo gruppo musicale ad aver vinto la categoria canto di Amici di Maria De Filippi e ad aver partecipato all’ultimo Festival di Sanremo. Stash dei The Kolors è stato aggredito da un gruppo di ragazzi. Ma cosa è successo? Il cantante, attraverso il suo profilo Facebook, ha raccontato di essere uscito di casa con i suoi amici per una tranquilla passeggiata, fin quando non ha sentito delle urla. Le grida provenivano da una coppia di fidanzati, una lite come tante direte voi. Purtroppo così non è stato. Il ragazzo ha iniziato a colpire la sua fidanzata, urlando di avere il potere di poter fare tutto ciò che vuole.

L’intervento

Stash dei The Kolors è prontamente intervenuto per difendere la ragazza, non sapendo che in realtà il compagno di quest’ultima non era da solo. I suoi amici sono intervenuti e tra il cantante e il ragazzo è scoppiata una vera e propria rissa. Il vincitore di Amici di Maria De Filippi ha condiviso questa triste esperienza sul web.

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Il post su Facebook di Stash dei The Kolors

“Ho pensato a lungo prima di scrivere questo post, un po’ perché non avevo idea di come mettere per iscritto le emozioni e la rabbia. Anche perché c’è sempre una piccola voce dentro di me che consiglia di non parlare, di lasciar perdere. 
Questa volta quella voce ho deciso di metterla a tacere, perché voglio raccontarvi una storia. 
Ero a con gli amici a fare un giro, avete presente le sere estive in cui si ride, si scherza e si pensa solo all’allegria di quei momenti? Tutto questo è stato interrotto dalle urla di un ragazzo e una ragazza, stavano litigando. All’inizio niente di strano, quante volte assistiamo a scene del genere? Ma quello che sembrava un normalissimo litigio di punto in bianco è degenerato.

Il racconto dell’aggressione

Lui, avrà avuto una trentina d’anni, ha deciso di mollarle uno schiaffo così forte che le ha quasi girato la testa. “Io faccio quel cazzo che voglio”, è stata la frase d’accompagnamento. Non so se sia stata quella sberla o il senso di sicurezza nella voce a darmi più la nausea. Quello era un uomo davvero convinto di poter fare quello che voleva, anche picchiare una ragazza che sarà pesata la metà di lui. È successo tutto incredibilmente in fretta nella mia testa.

la difesa delle donne

Sono intervenuto ancora prima di rendermi conto che quell’ometto non fosse solo. Come in ogni scazzottata le ho date e le ho prese, e non ho nemmeno idea di dove siano finiti lui o i suoi amici. Ma io sono qui per dire a tutti che zitti e fermi non bisogna mai rimanerci. Quando vedete un’ingiustizia, quando vedete che qualcuno ha bisogno della vostra gentilezza e qualcun altro merita la vostra violenza, agite. Aiutate, aiutatevi. Nessuno dovrebbe permettersi di alzare le mani su una donna e pensare di averne il diritto, che non gli succederà niente.
Quindi, caro stronzo, tu sai chi sei. E ora con un po’ di fortuna saprai anche chi sono io.
Le donne non si toccano, magari ora l’hai capito con l’unico linguaggio che i pezzi di merda sanno parlare”.

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