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venerdì, Aprile 26, 2024
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Nuova ipotesi sulla morte di Stefano Ansaldi: si indaga anche per omicidio

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La rapina finita male è solo una delle ipotesi a cui lavorano i carabinieri impegnati a risolvere l’omicidio di Stefano Ansaldi, il ginecologo di 65 anni ucciso ieri pomeriggio a Milano. La sensazione degli investigatori è che l’uomo, residente a Napoli, sia venuto in città per un appuntamento ben preciso e che l’omicidio sia scaturito da una lite con persone che conosceva.

Se non direttamente, comunque legate a qualche tipo di affare. Sono diversi gli elementi che portano a questo scenario, a partire dal presunto saluto pre-natalizio alla sorella, che vive a Milano. La donna infatti era in procinto di andare in Campania. L’uomo è stato sgozzato: verso le 18 stava passeggiando all’angolo fra via Scarlatti all’angolo con via Mauro Macchi, sotto un’impalcatura di un palazzo coperta da teli di plastica.

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LA MORTE

Qui è stato aggredito: è stramazzato per terra, in una pozza di sangue, con una profonda ferita alla gola. Il coltello è stato rinvenuto sul posto. E’ morto rapidamente prima dell’arrivo dei sanitari dell’ambulanza. L’allarme al 118 è stato dato da alcuni passanti. Ora il suo corpo è stato trasportato nella camera mortuaria a disposizione degli inquirenti. La strada è stata parzialmente chiusa.

La Scientifica ha svolto i rilievi e si stanno controllando le telecamere della zona, anche quelle dei negozi chiusi, e cercando testimoni. Diverse pattuglie delle forze dell’ordine stanno svolgendo controlli nel quartiere e in città. Non lontano si è svolta, in un secondo tempo, un’altra rapina ad opera di due stranieri poi fuggiti a piedi e ora ricercati. Si sta cercando di capire se le due rapine siano state commesse dalle stesse persone il che farebbe pensare a dei criminali senza né scrupoli, né remore. (ANSA)

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