13.6 C
Napoli
giovedì, Marzo 28, 2024
PUBBLICITÀ

Ras ucciso a Barra, un summit ai Censi di Secondigliano:«Ci organizzammo lì»

PUBBLICITÀ

Un messaggio chiaro. Da lanciare al boss Arcangelo Abete colpendo al ‘cuore’ il clan di Scampia. Questa la ‘genesi’ del duplice omicidio di Ciro Abrunzo ‘o cines e Franco Gaiola, uccisi nel giugno del 2012 su Corso Sirena a Barra. A parlare del ‘cinese’ per primo è stato Carmine Cerrato ‘Tekendò’ che ha puntato il dito contro il suo ex clan, gli Amato-Pagano e in particolare di Franco Bottino conosciuto negli ambienti criminali come Mustafà: fedelissimo di Mariano Riccio viene descritto come «componente del gruppo di fuoco». Sia Carmine Cerrato che Rosario Guarino, detto “Joe banana”, hanno comunque parlato di Franco Bottino come uno dei due (l’altro secondo i pentiti sarebbe stato Francesco Paolo Russo) autori dell’omicidio del ras.  «Mustafà – ha messo a verbale Carmine Cerrato – è entrato nel clan nel 2009, quando Cesare (Pagano,ndr) era latitante, si colloca da subito a Mugnano, accanto al D’Andò nel settore delle estorsioni. Durante la prima fase della faida,quando il clan Amato-Pagano per-se Mugnano, “Mustafà” si rifugia a Melito, divenendo un killer a fianco mio e di “Mariano” e infatti partecipa all’omicidio Abrunzo del 21 giugno 2012. Che io sappia non ha partecipato ad altri omicidi».

I verbali di Cerrato: l’incontro a vico Censi tra gli Scissionisti e la Vanella Grassi

A spiegare anche il ruolo avuto dalla Vanella Grassi in quella occasione è stato lo stesso Cerrato che ha parlato di un summit svoltosi tra i ‘vertici’ dei due gruppi nella zona di vico Censi, nel centro storico di Secondigliano:«Ad aprile del 2012 vi un incontro tra me, Russo Francesco Paolo ‘Ciccio ‘ e Caiazza Antonio con due dei capi della Vanella, Guarino Rosario detto Jo Banana e Mennetta Antonio, Er Nino. Questo incontro avvenne a Secondigliano, vico I Censi. L’incontro venne richiesto da quelli della Vanella, che in altro precedente incontro avvenuto nella Coscia e Borrelli a Melito, allorché Mennetta Er Nino ed un altro esponente della Vanella incontrarono Mariano Riccio, perché quest’ultimo voleva iniziare la guerra contro gli Abete Abbinante; ciò a causa del fatto che era venuto a sapere che gli stessi Abete Abbinante, nel maggio-giugno del 2011, gli stavano preparando un agguato. Mariano Riccio lo era venuto a sapere allorché un suo conoscente gli aveva indicato sul giornale la foto di un soggetto che aveva cercato di affittare una casa che si trova a Marano. Mariano capì che si trattava di un esponente della Vanella, che io conosco ma di cui non ricordo il nome, che cercava casa a Marano per preparare un agguato ai suoi danni, poiché si era nel periodo post scissione e la Vanella era con gli Abete Abbinante». Sempre Cerrato poi chiarisce:«Alla Vanella non fu necessario dare risposta, perché si era rimasti d’accordo che la morte di un esponente degli Abete Abbinante, sarebbe stato il segnale che anche loro potevano iniziare la guerra».

PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Serie C Girone C: presentazione della 34esima giornata. Si torna in campo stasera con l’anticipo Catania-Giugliano

Stasera con l’anticipo Catania-Giugliano si apre la trentaquattresima giornata. Volata finale per i padroni di casa che, dopo la sconfitta di...

Nella stessa categoria