11.8 C
Napoli
martedì, Aprile 23, 2024
PUBBLICITÀ

“Tanti auguri amore mio, 25 anni per sempre”, la mamma ricorda Vincenzo Ruggiero

PUBBLICITÀ

“Tantissimi auguri amore mio. Oggi avrebbero dovuto essere 29, ma tu avrai sempre 25 anni. Ciao vita, ti amo”. Questo il messaggio pubblicato stamattina sui social da Maria Esposito, mamma di Vincenzo Ruggiero, il giovane attivista gay ucciso in modo barbaro. “Come sempre ti ho fatto la tua torta preferita. Auguri amore mio, fai una gran festa da lassù ma era meglio qua giù”. 

“Buongiorno, oggi mio figlio Vincenzo avrebbe festeggiato gli anni insieme a tutti noi”, scrive la mamma. “Purtroppo per colpa di un balordo invertebrato non lo potrà fare più insieme a noi, ma io sono sicuro che in questa nuova dimensione in cui si trova gli arrivano i miei auguri.
Insieme ai vostri che siete tanti e ricordate Mio figlio con tanto affetto significa che a lasciato il segno nei nostri cuori”. 

PUBBLICITÀ

Il processo al killer di Vincenzo Ruggiero 

Il 14 maggio si terrà l’ultima udienza di Cassazione del suo carnefice Ha prima ucciso il suo amico con una pistola, poi ha tentato di fare a pezzi il cadavere sciogliendolo nell’acido. Per quel crudele omicidio, Ciro Guarente è stato condannato all’ergastolo. Non è stata riconosciuta nessuna attenuante all’ex cuoco che ha confessato di aver ammazzato ad Aversa, in provincia di Caserta, l’attivista gay Vincenzo Ruggiero. La sentenza è stata emessa dalla terza Sezione della Corte di Assise di Appello di Napoli, presieduta da Eugenia Del Balzo. Una sentenza che ha confermato la condanna inflitta in primo grado.

L’efferato delitto

Era il 7 luglio del 2017 quando Ciro sparò a Vincenzo in un appartamento di Via Boccaccio. Nella casa l’uomo era ospitato da una sua amica, fidanzata di Guarente. Dopo averlo ucciso, Ciro cercò di fare a pezzi il corpo di Vincenzo per nasconderlo più facilmente. Da una ricostruzione sarebbe emerso che i resti di Ciro sarebbero stati nascosti nel box di un autolavaggio di Ponticelli. Con questi Ciro avrebbe costruito uno scalino con cemento a presa rapida. L’uomo però non ha mai rivelato dove ha nascosto la testa dell’amico che non è stata mai trovata. Prima della sentenza si è scusato con la famiglia della vittima e con la propria, dicendo di essere distrutto e pentito.

PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

Antonio Mangione
Antonio Mangionehttp://www.internapoli.it
Giornalista pubblicita iscritto dalll'ottobre 2010 all'albo dei Pubblicisti, ho iniziato questo lavoro nel 2008 scrivendo con testate locali come AbbiAbbè e InterNapoli.it. Poi sono stato corrispondente e redattore per 4 anni per il quotidiano Cronache di Napoli dove mi sono occupato di cronaca, attualità e politica fino al 2014. Poi ho collaborato con testate sportive come PerSempreNapoli.it e diverse testate televisive. Dal 2014 sono caporedattore della testata giornalistica InterNapoli.it e collaboro con il quotidiamo Il Roma
PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Sistema Caivano, stangata per i Sautto-Ciccarelli: quattro secoli di carcere

Oltre quattro secoli di carcere. Questa la decisione presa quest'oggi dal gip del tribunale di Napoli Valentina Giovanniello in...

Nella stessa categoria