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Tensioni tra i clan di Casalnuovo e di Volla: “A capa nost’ nun è bbon”

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Nell’ultima indagine che ha colpito il clan Tammaro sono emerse le tensioni con la cosca dei Veneruso dopo anni vissuti in una sorta di accordo di mutuo soccorso. Nel febbraio del 2024 è stata captata una lunga discussione tra Luigi Tammaro e Ferdinando La Gatta, registrata all’esterno dalla casa del primo indagato. Inoltre gli inquirenti della DDA di Napoli hanno compreso, attraverso le intercettazioni ambientali risalenti al febbraio 2024, la spartizione territoriale dello spaccio di droga e delle altre attività criminali: i Veneruso sentono di avere il controllo di Volla mentre i Tammaro di Casalnuovo.

Tensioni contro il clan di Casalnuovo e di Volla

Proprio i due gruppi erano entrati in rotta di collisione in seguito al pestaggio di Abramo De Vergori, membro del gruppo recentemente arrestato. Dopo quell’episodio, una delegazione capeggiata da Armando Tammaro si sarebbe recata dai Veneruso per chiedere conto del raid. Il 35enne sarebbe stato pronto ad aggredire i rivali dopo l’affronto subito: “Niente a casa nostra e niente a casa vostra, subito facciamo… A cap’ nostra nun è bon”.

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L’aggressione a De Vergori è stata letta come un gesto di sfida e, di conseguenza, sarebbe montata la rabbia anche di ‘zio’ Luigi Tammaro che, istigato da La Gatta, sarebbe stato pronto a reagire: “Se per caso… fa una scemità e fa un’azione verso di me: io glielo sparo… Lo attacco dietro la macchina… lo portiamo giù a Volla“. Dunque poteva venir meno un patto di non belligeranza tra i due gruppi come confermato da La Gatta: “Siamo rimasti che noi non diamo fastidio di là e voi non date fastidio di qua e se ci serve una mano ci aiutiamo una parte con l’altra“.

L’indagine contro il clan Tammaro 

Il 4 ottobre i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna, affiancati dalla Compagnia di Nola, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. Le accuse sono associazione finalizzata al traffico e detenzione di droga con l’intento di spaccio. Sono finiti in manette Abramo De Vergori, Ferdinando La Gatta, Antonio Tammaro, Armando Tammaro e Vincenzo Tammaro. Al vertice però c’è l’indagato Luigi Tammaro, zio di Armando. 

 

 

 

 

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Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.
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