Traffico di droga tra Napoli e Palermo, 13 arresti contro clan italo-nigeriano. La Polizia di Stato di Palermo ha arrestato 13 persone in prevalenza cittadini extracomunitari di nazionalità nigeriana, neutralizzando una delle principali roccaforti del traffico di sostanze stupefacenti del capoluogo siciliano. Le indagini dei poliziotti della squadra mobile consentivano di delineare l’esistenza di un’associazione a delinquere di tipo gerarchico e piramidale. Al vertice si ponevano due soggetti di nazionalità nigeriana, con precedenti specifici in materia di stupefacenti, regolarmente presenti sul territorio nazionale, tanto da beneficiare anche del “reddito di cittadinanza”, che erano coadiuvati da altri 5 connazionali e supportati da un cittadino italiano.
In particolare uno degli arrestati, ossia Capo, era l’intellettuale del gruppo, colui che si occupava del reperimento degli strumenti propedeutici alla conservazione del sodalizio criminoso nei momenti di fibrillazione, quali l’individuazione dei legali per le difese dei partecipi che fossero stati tratti in arresto, nonché si poneva quale trat-d’union con gli altri membri di vertice, mentre c’era chi intratteneva l’asse fornitore-acquirente-spacciatore di grossi quantitativi di sostanze stupefacenti, con l’ausilio di diversi soggetti in qualità di corrieri ed ovulatori.
Altri membri del gruppo venivano individuati nel gestore di un proprio business illegale che si affidava alla struttura ed ai mezzi dell’associazione per garantirsi la disponibilità di sostanza stupefacente da rivendere, anche qualora fosse sprovvisto della liquidità economica necessaria, nonché dei canali di approvvigionamento propri di quest’ultima; in chi intratteneva i rapporti con gli “ovulatori” oltre che essere preposto alla conversazione di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente; in chi era incaricato alla custodia presso la propria abitazione della droga e dei profitti della sua rivendita, oltre a fungere da corriere . Infine vi erano i pusher delegati alla vendita al minuto ai tossicodipendenti.
LA LOGISTICA
La compagine si avvaleva altresì dell’opera di un italiano con compiti logistici, fungendo da autista del gruppo disponibile ad accompagnare i membri del vertice nei luoghi utili alla cura del loro business. Le indagini si avviavano a fine Aprile 2020 e venivano svolte sia con metodi d’investigazione tradizionale, quali osservazione, pedinamenti, sia avvalendosi d’intercettazione telefoniche ed ambientali , supportate da video-riprese che consentivano di documentare un traffico di droga del tipo “cocaina” ed “eroina” che giungeva a Palermo prevalentemente dalla provincia di Napoli, per poi essere smistata , oltre che sulla locale piazza di spaccio, anche nei comuni di Marsala, Mazara del Vallo, Castelvetrano e Licata.
Il sodalizio criminoso era punto di rifornimento di una ramificata rete di spaccio locale e extra-provinciale anche per la “concorrenzialità” dei prezzi praticati nonché per la possibilità di far giungere importanti quantitativi di sostanza stupefacente, nonostante le misure restrittive sugli spostamenti previste dalle norme volte al contrasto della diffusione del Covid-19.
IL TRASPORTO
MAXI OPERAZIONE
IL VIDEO
I NOMI
I due al vertice erano Joseph Nnodu Onwujiobi chiamato Oga Joe, ossia capo, si occupava dell’individuazione dei legali per gli arrestati, era il trat-d’union con gli altri membri di vertice, e Solomon Gukas Emmanuel, curava l’asse fornitore-acquirente-spacciatore di grossi quantitativi di sostanze stupefacenti, con l’ausilio di corrieri e ‘ovulatori’.