«Sono detenuto per il reato di camorra e appartengo al clan De Micco. In un mio momento di debolezza mi avvicinai a Luigi De Micco e verso il 2015 decisi di mettermi al suo servizio: facevo l’autista. nel mentre riuscii a guadagnare la sua fiducia e per questo iniziò a parlare con me di omicidi e soprattuto mi prestai ad aiutare alla latitanza di Francesco Di Bernardo e Flavio Salzano, che è morto». Sono queste le parole pronunciate da Nunzio Daniele Montanino, considerato vicino al clan De Micco, ex cosca dominante di Ponticelli. La scelta dell’uomo di collaborare con la giustizia riportata dal Roma.
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