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venerdì, Marzo 29, 2024
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[Video]. Gragnano, lacrime al funerale di Alessandro: “Non doveva andare così, scusaci”

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È il giorno dell’addio ad Alessandro, il13enne morto il 31 agosto scorso dopo un volo dal quarto piano della sua casa di via Lamma. L’ipotesi è che Alessandro si sia suicidato per presunti atti di bullismo. A officiare le esequie al chiostro di Sant’Agostino in piazza Marconi Don Paolo Anastasio e Monsignore Francesco Alfano, arcivescovo di Sorrento e Castellammare. Gli amici e i compagni di classe indossano la maglietta con il volto di Alessandro, la scritta “Alessandro Vive” e il simbolo dell’infinito. Alla fine della funzione funebre, saluto al 13enne con una canzone Blanco e numerosi applausi. Sulla bara una bandiera dell’Inghilterra e una maglietta della Juventus. Su un lato la foto di Alessandro, la stessa già presente nel chiostro della chiesa durante la messa scandita da lacrime e dolore.

L’omelia del parroco

L’omelia di Monsignore Francesco Alfano, arcivescovo di Sorrento e Castellammare: “Sentiamo il bisogno di una parola che venga da chi conosce la vita e i suoi segreti e da credenti ascoltiamo Gesù che dà una parola di speranza. Ci sembra che tutto non abbia senso. Dio ci guarda afflitti. Sembra offensivo quello che oggi Gesù ci dice, ha pianto con noi e Dio non è insensibile al pianto del nostro dolore ma viene per annunciarci la gioia che è più forte del nostro dolore la sua forza vince sulle nostre miserie e anche oggi che siamo stritolati. Bisogna ritrovare la forza dell’unità.

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La nostra passione è causata dal male che c’è in noi e che ci invita a tornare all’unità della famiglia, di crescere in comunità pulite, con responsabilità e far sognare i giovani una vita migliore e più fraterna. Gesù ci invita alle nostre responsabilità, possiamo essere anche noi falsi, ipocriti, egoisti, girare la faccia dall’altra parte e sfruttiamola tutta questa parola di Gesù. Non dobbiamo metterci gli uni contro gli altri, perché coltiveremmo sentimenti negativi mettendoci gli uni contro gli altri. Ascoltiamo quella voce che ci dice di tenderci una mano gli uni con gli altri, giorno dopo giorno. Guardiamoci negli occhi gli uni con gli altri per i fragili, per i piccoli per i più soli come chiediamo a Gesù in questo momento in cui siamo con il cuore straziato”.

Lettera di un amico letta durante la celebrazione del funerale con la commozione e letta da una donna. “Caro Alessandro, avevamo 3 anni quando per la prima volta ci siamo conosciuti tra i tanti dell’asilo e i tanti bambini e ci siamo subito legati. Volevamo divertici con poco, poi abbiamo conosciuto altri amici, sviluppato altri interessi, altri passi come giusto che sia ma noi due c’eravamo ancora. E a dire la verità non pensavamo che a 13 anni ci saremmo allontanati così presto e in questo modo. Che brutto scherzo che hai fatto, non ci posso credere che non ci sarai più. In senso fisico, intendo, perché mio amico sarai per sempre oggi più che mai. Mi dispiace, non doveva andare così. Spero che dove sei adesso tu stia meglio. Non ti dimenticherò mai e sono sicuro che anche tu non mi dimenticherai. Ciao Ale”. 

Parlano gli amici di Alessandro

“Siamo stati con Alessandro a Cesenatico a metà luglio ad un campo di basket per migliorare le prestazioni. Siamo stati in stanza assieme, era taciturno e solitario. Ma non sappiamo se la sua morte sia legata ad atti di bullismo”. Sono le parole degli amici di squadra dell’Art Basket, il team dove Alessandro giocava nel ruolo di Guardia. I ragazzi, tutti adolescenti e minorenni, sono giunti al chiostro di Sant’Agostino di piazza Leone per salutare per l’ultima volta il 13 morto lo scorso 31 agosto. Uno dei ragazzi, confida: “Da un mio amico di scuola ho saputo che Alessandro era finito nel mirino di qualcuno che avrebbe voluto picchiarlo. Ma vai a sapere se è così. Siamo venuti a dirgli addio perché abbiamo comunque passato una settimana piacevole con lui a Cesenatico”.

Le amiche di classe dichiarano invece: “Non ce l’aspettavamo, era un ragazzo allegro e non aveva mai dato segni di sofferenza. L’avevamo visto nei giorni scorsi ed era tranquillo. A scuola parlavamo di bullismo ma lui non ha mai dato segni di vulnerabilità “. 

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Antonio Sabbatino
Antonio Sabbatino
Iscritto all'Albo dei pubblicisti dall'ottobre 2012, ho sviluppato nel corso degli anni diverse competenze frutto dell’esperienza sul campo in ambito politico, sociale e di cronaca, sia bianca che nera. Sono stato conduttore radiofonico di programmi musicali presso Radioattiva, radio web napoletana e redattore e collaboratore di diverse testate online. Attualmente sono inviato per il quotidiano Roma, il più antico giornale napoletano, di InterNapoli.it che rappresenta una delle realtà più dinamiche del panorama giornalistico napoletano, campano, la neonata testata Tell che approfondisce i grandi temi politico-sociali a più livelli e Comunicare il Sociale rivista specializzata di Terzo Settore.
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