«Scappavano sempre dalla macchina, così li ho chiusi dentro per dargli una lezione». Con queste parole Cynthia Marie Randolph ha giustificato alle autorità la morte dei suoi due figli, un bimbo e una bimba, lasciati soli dentro l’auto chiusa sotto il sole a 35°C e ritrovati senza vita nel vialetto di casa.
La mamma, 24 anni, è stata condannata in Texas a due pene da 20 anni ciascuna per omicidio di secondo grado avvenuto nel maggio del 2017. Le vittime sono un maschietto di 1 anno, Cavanaugh, e una femminuccia di 2 anni, Juliet.
La donna ha però tentato di difendersi dichiarando il falso. La prima versione prima della confessione parlava di un tentativo di salvare i due figli dopo averli trovati chiusi in auto con la chiave dentro. Cynthia Marie Randolph ha sostenuto di aver rotto il vetro della vettura subito dopo averli trovati esamini all’interno. Era convinta che stessero giocando in giardino mentre lei faceva il bucato.
Ma la verità si è dimostrata completamente differente. La mamma ha infatti cambiato versione confessando di averli chiusi volontariamente per punizione, di essersi addormentata per alcune ore dopo aver fumato marijuana e di aver rotto il finestrino per simulare un’aggressione.